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Voli oltre i limiti di legge al Canova: «Situazione insostenibile»

A dirlo è il consigliere regionale Zanoni commentando i livelli di inquinamento nella zona dell'aeroporto di Treviso. «No a nuovi incrementi senza la Valutazione d'impatto ambientale»

«La situazione dell’aeroporto Canova è insostenibile, oltre ad essere sprovvista di copertura di legge visto che manca la Valutazione di impatto ambientale». È quanto dichiara Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, dopo aver letto i documenti che Enac e Aertre hanno depositato tre settimane fa alla Commissione Via nazionale, ad integrazione dello studio di impatto ambientale. 

«In attesa che arrivi il parere definitivo, e ci vorranno ancora molti mesi, possiamo però dire con certezza che quanto chiesto dall’Ente per l’aviazione civile e dalla società che gestisce il Canova è inaccettabile: non possiamo tollerare un ulteriore incremento di decolli e atterraggi, né lo sforamento notturno dopo le 23. In realtà - sottolinea Zanoni - il numero massimo di voli fissato, nel 2007 dal ministero dell’Ambiente, è 16.300, già superato a settembre di quest’anno, tanto che entro il 31 dicembre si stima di toccare quota 23 mila. Un aumento che non è ‘neutro’ per la salute e la sicurezza dei residenti: crescono infatti polveri sottili e benzoapirene, l’inquinamento acustico e perfino i rischi dovuti a impatti accidentali con gli uccelli. Ad aggravare il quadro, l’assenza di una Valutazione di impatto ambientale nazionale che non avremo a breve: prima dovrà infatti riunirsi il Gruppo istruttorio della Via Regionale, esaminare il nuovo documento di Aertre ed Enac e dare un parere. Anche per questo continueremo a impegnarci nel contrasto alla crescita fuori misura dei voli dello scalo trevigiano, con le conseguenze negative per la salute pubblica».

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