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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ambulatorio di Marocco: intesa ancora lontana, il Comune valuta altre soluzioni

Una prima soluzione di intesa era stata proposta nelle scorse ore dall'amministrazione comunale di Mogliano ma il medico chiamato in causa l'ha rifiutata. Si valutano nuove ipotesi

MOGLIANO VENETO “Il Comune non ha competenze dirette per la nomina e la gestione del servizio dei medici di base, che sono liberi professionisti convenzionati con l’Ulss si devono fare carico di tutto ciò che riguarda i costi relativi all’espletamento del loro lavoro, affitti degli ambulatori compresi. Ciò che può fare l’amministrazione comunale, invece, è agevolare, come ha fatto anche nel caso di Marocco, una intesa tra proprietà e medico in modo da garantire il servizio in un territorio. Purtroppo in questo caso, finora l’intesa non è stata raggiunta e quindi stiamo cercando soluzioni alternative, ad esempio chiedendo all’Ulss di verificare se altri medici, tra quelli che possono esercitare in questo ambito territoriale e non abbiano già raggiunto il limite di assistiti, siano disponibili a svolgere il servizio anche a Marocco”.

Con queste parole il sindaco di Mogliano Carola Arena ha risposto alle “precisazioni” del sindacato dei medici secondo il quale dovrebbe essere il Comune a mettere a disposizione un ambulatorio o ad accollarsi le spese necessarie per la messa a norma dell’ambulatorio esistente a Marocco. “Sono pretese assurde. Non abbiamo alcuna competenza e non possiamo sostituirci al medico incaricato che, pur partendo da zero assistiti, avrà la possibilità di guadagnarsi la fiducia di tutti gli abitanti della frazione e crearsi la base per una congrua remunerazione dal parte del sistema sanitario nazionale per il suo impegno, che immaginiamo sia calcolata anche per sostenere i costi di affitto, come per tutti gli altri medici italiani”, continua il sindaco.

In particolare era stata offerta, in una trattativa tra la proprietà, il medico incaricato, il Comune e l’associazione di quartiere, una soluzione assolutamente di favore, con la proprietà disposta a sostenere i costi di adeguamento della struttura e di cederla in affitto con un canone agevolato, a fronte di un contratto a lungo termine, a garanzia della possibilità di rientrare dell’investimento. Una proposta che il medico non ha accettato. “Speriamo ancora in un ripensamento, perché siamo convinti che la soluzione proposta fosse assolutamente vantaggiosa per la dottoressa e per la popolazione e ringraziamo per questo la disponibilità della proprietà. Nonostante tutto, nell'interesse dei cittadini di Marocco, siamo ancora alla ricerca di alternative che stiamo discutendo anche con il Distretto sanitario”, conclude il Sindaco Carola Arena.

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