rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Solidarietà al professor Calò dai docenti di filosofia del liceo Canova

I colleghi del professore trevigiano hanno voluto scrivergli un importante messaggio di vicinanza e solidarietà. Un attestato di stima che riportiamo integralmente

Solidarietà e vicinanza dal liceo Canova al professor Antonio Silvio Calò, al centro delle cronache per le sue aperte posizioni ideologiche che, negli ultimi tempi gli sono costati numerosi apprezzamenti ma anche molte critiche. Dieci insegnanti di filosofia del liceo trevigiano hanno voluto scrivere al loro collega per esprimergli tutta la stima e l'affetto di chi capisce bene la condizione in cui il professore si trova a vivere. La lettera è firmata dai professori: Francesco Paparella, Riccardo Chieffo, Monica Giacomin, Roberto Grigoletto, Cristiana Guadagnin, Deborah Lucchetta, Paolo Giacomo Masini, Andrea Poncia, Gigliola Rossini e Rachele Tortora. Il testo del messaggio è il seguente:

È attribuita ad un storico del medioevo di origine russa la frase secondo cui la storia non insegna nulla, ma solo punisce chi non impara le sue lezioni. Il paradosso contenuto in questa affermazione serve a sottolineare una verità basilare della storia umana: dimenticare il passato espone gli individui e le società al rischio di compiere di nuovo gli errori già commessi. Il nostro è tempo di oblio e quindi tempo di pericolo. Sembra che abbiamo dimenticato le violenze del periodo nazi-fascista. Sembra che abbiamo dimenticato i rischi della faziosità ideologica. Sembra che abbiamo dimenticato le tragedie delle dottrine razziste. Sembra che abbiamo dimenticato i vicoli ciechi delle logiche del capro espiatorio. Negli ultimi anni le posizioni politiche fondate sull’odio e la discriminazione sono divenute nuovamente merce ideologica con un proprio mercato e sulla vendita di queste ideologie alcuni hanno creato la loro fortuna politica, in Italia e all’estero.

Per queste ragioni chi ci spinge a ricordare e si oppone a questa deriva è al tempo stesso prezioso e pericoloso. Pericoloso per quanti si riconoscono in quelle forme ideologiche e le usano come strumenti di affermazione personale. Prezioso per coloro che si oppongono alla cultura dell’odio e credono in un impegno politico autentico quale servizio alla comunità. Il nostro collega, Antonio Calò, è fra queste persone. Le stesse ragioni che lo rendono prezioso per noi, per i suoi studenti, per la nostra scuola, ma anche per la città di Treviso, ne hanno anche fatto un bersaglio per forze politiche fasciste. Questi movimenti utilizzando le tecniche dell’intimidazione e della minaccia, sufficienti da sole a qualificare tali forze e a rivelarne la vera natura, hanno recentemente cercato di colpirlo e di spaventarlo. Così facendo hanno insultato tutti noi e, crediamo, chiunque non può accettare passivamente la degenerazione della nostra società. Non possiamo che manifestare ad Antonio la nostra solidarietà e vicinanza. Non possiamo che sentire anche nostra ogni lotta che voglia salvaguardare, al netto di ogni retorica, la nostra civiltà, solo perché quella è la lotta giusta da combattere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Solidarietà al professor Calò dai docenti di filosofia del liceo Canova

TrevisoToday è in caricamento