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Armi da guerra e migliaia di munizioni trovate in un canale: caccia ai responsabili

Il ritrovamento è avvenuto lo scorso 8 marzo a Scomigo, frazione di Conegliano. Le forze dell'ordine indagano: ipotesi rapina o traffico d'armi dall'Est Europa

Un sacco pieno di armi da guerra e centinaia di cartucce è stato trovato, lo scorso 8 marzo, nelle acque di un canale di Scomigo, frazione di Conegliano. A recuperarlo sono stati gli agenti della polizia che, a colpo sicuro, hanno individuato il sacco dalle acque del canale in zona industriale.

Come riportato da "La Tribuna di Treviso" molte delle armi trovate dagli agenti della polizia erano arruginite, segno che il sacco si trovava in acqua già da diverso tempo. Le indagini, avviate dalla Digos, dovranno stabilire chi e perché ha deciso di sbarazzarsi di quel pericoloso arsenale. Certezze, al momento, ce ne sono poche ma le ipotesi più accreditate potrebbero far pensare che le armi dovevano essere utilizzate o per qualche grossa rapina a banche o a furgoni portavolori, oppure si tratta di un carico che doveva essere utilizzato nel traffico di armi con l'Est Europa. Tutta da verificare invece l'ipotesi che vedrebbe coinvolto nella vicenda Stefano Milacic, il meccanico di Carpesica, accusato di essere stato l’artificiere dell’ordigno esploso la notte tra il 2 e il 3 giugno scorso, davanti all'ingresso del liceo Flaminio, a Vittorio Veneto. In alcune intercettazioni telefoniche l'uomo parlava di un carico d'armi con alcuni conoscenti ma potrebbe non trattarsi dello stesso sacco trovato nel canale di Scomigo. Sono ancora molti dunque gli aspetti da chiarire in questo importante ritrovamento. Gli uomini della Digos continuano a lavorare, le indagini proseguono. 

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