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Da Treviso a Madrid: il "Ritratto di Frate Domenicano" al Museo del Prado

Dalla capitale spagnola l'opera sarà poi trasferita a Londra per una mostra alla National Gallery, dal 7 novembre al 19 febbraio 2019

ASOLO La celebre Pala del Lotto "Vergine Maria Assunta tra i Santi Antonio abate e Ludovico di Francia", dalla Cattedrale di Asolo è partita per un'esposizione al Museo del Padro di Madrid e alla National Gallery di Londra. Il Museo del Prado e la National Gallery di Londra organizzano congiuntamente una mostra dedicata a uno degli artisti più affascinanti e singolari del Cinquecento italiano. I ritratti elaborati da Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 - Loreto, 1557) si distinguono per la loro invenzione compositiva e la penetrazione psicologica, nonché per la loro rivelazione di una vita interiore inquieta.

La "Pala del Lotto", opera realizzata dal pittore nel 1506, conservata nella Cattedrale di Asolo, continua ad essere al centro dell’interesse della cultura europea: nei prossimi giorni sarà infatti esposta al Museo del Prado di Madrid, ospite della mostra “Lorenzo Lotto: Portraits”, che si terrà dal 18 giugno al 30 settembre 2018 nella  capitale spagnola. Da Madrid sarà poi trasferita a Londra per una mostra alla National Gallery, dal 7 novembre al 19 febbraio 2019.

La tavola presenta l'iconografia dell' Assunzione della Vergine, con la statuaria Maria, raffigurata in età anziana, che è trasportata verso l'alto da quattro angioletti. La presenza dei due santi ai lati, Antonio Abate e Ludovico di Francia, è collegata alle attività dei Battuti, che gestivano un ospedale per la cura dei malati e degli indigenti: Antonio era infatti invocato normalmente per la cura delle malattie, mentre Ludovico era additato come esempio di rinuncia agli onori mondani (egli era infatti erede al trono di Francia) per la cura dei bisognosi.

Si è anche ipotizzato che il volto di Maria ritragga Caterina Cornaro, la regina spodestata di Cipro e Gerusalemme che proprio ad Asolo, in quegli anni, teneva una vivace corte di artisti e letterati. Se fosse vero il paragone con Maria, simbolo per eccellenza di castità, sarebbe anche da ipotizzare che fosse stata lei a commissionare la pala o qualcuno che desiderava omaggiarla.

Interessante è il paesaggio della predella che potrebbe rappresentare Feltre. Più precisamente su un rialzo a sinistra apparirebbe il Santuario dei Santi Martiri Vittore e Corona con il campanile e la chiesa , in mezzo un sistema di ponti necessario per varcare i torrenti (Sonna, Colmeda, Uniera) ai piedi della cittadella. A destra la città murata e turrita sul colle coronata dal castello è Feltre come appariva fino al 1510 anno della sua distruzione durante la guerra cambraica. Per questi mesi di esposizione, è stata collocata una riproduzione dell'opera a grandezza naturale.

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