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Traffico internazionale di hashish e marijuana, maxi operazione dei carabinieri

E' stata condotta congiuntamente nelle province di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza, dando esecuzione a venti misure cautelari personali e sequestrato beni mobili e immobili per il valore di 1 milione di euro

Sono stati estradati i due indagati arrestati in Austria e in Spagna, il 20 novembre 2018, nell'ambito dell'operazione "Indoor", condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia. "Indoor" ha consentito di smantellare un gruppo criminale dedito al traffico internazionale di hashish e marijuana, importati attraverso al Spagna e smerciati nell'hinterland veneziano, anche vicino a scuole e parchi frequentati da giovani.

La maxi operazione è stata condotta congiuntamente nelle province di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza, dando esecuzione a venti misure cautelari personali e sequestrato beni mobili e immobili per il valore di 1 milione di euro. Il 4 gennaio il romeno C.C.M., 39 anni,  è giunto all'aeroporto di Roma Fiumicino, proveniente da Madrid, scortato da personale del Servizio della Cooperazione Internazionale di Polizia e consegnato alle Autorità italiane, per essere poi condotto nel carcere di Rebibbia. L'uomo è considerato il referente del sodalizio in Spagna per l'importazione della droga in Veneto. A metà dicembre, anche il connazionale G.M., 30enne, che prima di trasferirsi in Austria gestiva il traffico di stupefacenti nella provincia di Venezia, è stato estradato attraverso il confine del Brennero e ristretto presso il carcere di Bolzano. Gli indagati devono rispondere di "traffico internazionale di sostanze stupefacenti in concorso", reato che prevede una pena fino a vent'anni di reclusione.

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