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Giovedì, 18 Aprile 2024
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CartaCarbone: cancellato l'incontro con Cristina Comencini

Per una serie di problemi familiari la scrittrice e regista non potrà allontanarsi da Roma. Il programma della giornata di sabato resta comunque ricco di ospiti ed eventi

A causa di problemi familiari che nei prossimi giorni non le consentono di lasciare Roma, Cristina Comencini è stata costretta ad annullare la sua presenza a CartaCarbone festival. Il suo intervento era fissato per sabato 13 ottobre alle 17.30 ai musei civici di Santa Caterina. La direzione e l’organizzazione del festival si scusano con i visitatori, con la certezza che verrà compreso il motivo della cancellazione dell’evento.

Il sabato di CartaCarbone resta comunque pieno di eventi e iniziative nel suo giorno più importante. Si inizia con il “Deposito bagaglio”. A Palazzo dei Trecento dalla 10 fino a sera l’artista Marake proporrà un’installazione-performance relazionale che inviterà i visitatori della quinta edizione del festival letterario dell’autobiografia e dintorni di Treviso a depositare i pensieri pesanti o ingombranti. Naturalmente la direzione declina ogni responsabilità in caso di furto, danneggiamento oppure oblio. Alle 10 alla sala Frate Sole di piazza San Francesco, Antonio G. Bortoluzzi conduce “Il laboratorio in tasca”, workshop di lettura e scrittura creativa a cura della scuola “Il Portolano” basato sulle pagine di alcuni grandi scrittori: Calvino, Fenoglio, Meneghello, Parise, Rigoni Stern e una scrittrice premio Nobel per un percorso letterario in cerca delle voci che fanno innamorare e mostrano un mondo narrativo. Alle 10.30 alla BRaT di Piazza Rinaldi laboratorio-performance per bambini e adulti: “Il giardiniere gentile” è un’installazione per poesia, voci e musica elettronica che farà suonare la natura ai partecipanti. La parola delle poesie di Silvia Salvagnini diventerà strumento musicale e performativo, come accadrà con gli elementi naturali presenti in scena, che verranno utilizzati per un inaspettato concerto finale per fiori e foglie. “Siamo tutte ragazze madri” è il titolo del libro di Saveria Chemotti che sarà presentato da Daniela Rossi alle 10.30 a Palazzo dei Trecento. Si tratta del terzo e ultimo romanzo di una trilogia che racconta la storia delle donne italiane del Novecento, puntando il dito contro la mistica della maternità per mostrare il senso della genealogia femminile. Essere madri, secondo Chemotti, vuol dire custodire un lascito di saperi e pratiche da consegnare alle generazioni successive. E in fondo siamo tutte ragazze madri: perché prima di una donna è venuta un’altra donna e dopo di lei ne verrà un’altra ancora. La presentazione sarà accompagnata dalle letture di Silvia Battistella e dalle improvvisazioni musicali di Silvano Borin. Torna la sezione dedicata alla poesia alle 11 a Palazzo Di Francia con “Anatomie della luce / Dolore minimo”. Ospiti – presentate da Giovanna Frene e Paola Bellin – saranno Maria Sole Ariot e Giovanna C. Vivinetto. Spazio alla narrativa autobiografica alle 11 a Ca’ dei Ricchi, con la giornalista Elena Mattiuzzo che presenta Fortunato Cerlino e il suo romanzo unico, vivissimo, scintillante di intelligenza creativa “Se vuoi vivere felice”, ambientato a Pianura, nella periferia di Napoli, negli anni Ottanta. In quello che tutti chiamano il Far West. Alle 11.30 alla Casa Albergo Salce è tempo diVite Abilmente Diverse. Ospite della nuova sezione di CartaCarbone sarà Gianluca Nicoletti, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo, speaker di Radio 24 ed editorialista del quotidiano “La Stampa”. “Io, figlio di mio figlio” è il titolo del suo ultimo libro, che sarà presentato da Giovanni Berti. Dopo aver contribuito con i suoi due memoir a diffondere una nuova cultura sull’inclusione sociale delle persone neuro diverse, Nicoletti con il suo ultimo lavoro compie un inaspettato salto in avanti: tra le poche certezze che la scienza ha sull’autismo c’è quella della componente ereditaria e l’autore si sottopone a una serie di test neurologici per stabilire se anche lui è autistico. La risposta è positiva. Alla stessa ora a Ca’ dei Carraresi, nell’ambito della mostra fotografica “I cani sono come gli umani, solo con più capelli” di Elliott Erwitt – si terrà l’evento di narrativa “Scrivere da cani. Passeggiata narrativa tra cacche e guinzagli” di Paolo Zardi e Alberto Trentin, che interrogheranno scrittori di grande e piccola taglia per parlare di stili e stillicidi linguistici. Perché, in fondo, cos’hanno fatto di male i cani per farsi metafora del brutto scrivere? Narrativa autobiografica alle 12 a Palazzo dei Trecento, con “Il Veneto come carta d’identità. Il reportage in Piovene, Comisso, Parise”: Saveria Chemotti, Annalisa Bruni ed Elisabetta Baldisserotto rileggeranno i reportage dall’estero dei tre grandi scrittori, evidenziandola loro appartenenza e la loro fedeltà alla terra natia.

Alle 14 alla sala Frate Sole laboratorio a cura della scuola “Il Portolano” condotto da Matteo B. Bianchi, scrittore, editore e autore televisivo. Titolo dell’iniziativa “Le vite degli altri”. La nostra identità si sviluppa raccontando le nostre esperienze, ma anche quelle degli altri: quante persone abbiamo incontrato nella nostra vita? di quante avremmo voluto scrivere? come si affronta la biografia di una persona che può diventare il personaggio di un racconto? Alle 15 a Ca’ dei Ricchi CartaCarbone tributa Claudia Vio, scrittrice e amica mestrina recentemente scomparsa. Bruna Graziani, Silvia Battistella, Saveria Chemotti, Elisabetta Baldisserotto e altre amiche leggeranno stralci dei suoi testi narrativi e dei ricordi di coloro che l’hanno conosciuta e soprattutto amata. Una donna “Unica, davvero” che ha lasciato una traccia e un’eredità indelebile nella città di Mestre e nel cuore di tanti. Sezione Vad alle 15.30 alla Casa albergo Salce con la presentazione di “Come quando la piscina dorme”, libro di Stefania Nanni e Maria Ghiddi che racconta il bellissimo percorso inclusivo di Luca, bambino nato con il superpotere della fragilità. Presenta Marina Santi. Ancora narrativa, sempre alle 15.30, alla Chiesa di San Gregorio con Elena Sbrojavacca che presenta Iacopo Barison, autore di “Le stelle cadranno tutte insieme”, libro che racconta il legame fra tre ragazzi che abbandonano la provincia con il solo obiettivo di diventare famosi. Alla 16 alla Brat è di nuovo tempo di laboratori con la compagnia L’Aprisogni. “… arrivano dal prato!” è dedicato ai bambini dai cinque ai dieci anni. Conducono Cristina Cason e Paolo Saldari. Si gioca alle 16 alla Libreria Universitaria di San Leonardo con iCartonauti: un laboratorio in cui i partecipanti contribuiscono collettivamente alla scrittura di una narrazione, sviluppando competenze di tipo relazionale e sociale. Sempre alle 16 a Palazzo Rinaldi il critico letterario e insegnante Nicola De Cilia, accompagnato da Antonia Arslan e Maria Gregorio, presenta “Saturnini, malinconici, un po’ deliranti”, ritratto di una regione (il Veneto) che è sempre stata piena di umori ipocondriaci, lunatici, malinconici, attraverso le parole dei suoi protagonisti culturali: Andrea Zanzotto, Luigi Meneghello, Giovanni Comisso, Goffredo Parise, Nico Naldini e molti altri. Continua ad essere un grande successo nelle librerie “L’animale femmina”, romanzo della scrittrice padovana Emanuela Canepa, vincitrice all’unanimità del Premio Calvino 2017. Canepa sarà a Palazzo dei Trecento alle 16.30, presentata da Mauro Bompadre e Annarosa Maria Tonin. Ancora narrativa alle 17 a Ca’ dei Ricchi con la presentazione di “Yoko Ono: Dichiarazioni d’amore per una donna circondata d’odio” di Matteo B. Bianchi. Alternando aneddoti, ricordi personali e un percorso biografico, l’autore – presentato da Enzo Rammairone – traccia un ritratto originale e appassionato dell’artista, cantante, regista, pacifista e attivista. Alle 17.30 a Palazzo Di Francia protagonista è la poesia con Silvia Salvagnini e Monica Matticoli. Le poetesse – presentate dal docente, poeta e scrittore Andrea Breda Minello e dal giornalista e poeta Roberto Lamantea – porteranno le loro raccolte “Il seme dell’abbraccio” e “L’irripetibile cercare”. Alle 18 alla BRaT il laboratorio “Storia Belòria” con canti, filastrocche, ninne e giochi dell’area veneta. A cura di Rachele Colombo, è dedicato ad un pubblico sia di bambini che di adulti. La narrativa di Ermanno Cavazzoni è protagonista alla Chiesa di San Gregorio alle 18. “La galassia dei dementi” è il titolo del suo libro, colmo di fantascienza ironica, sfrenata e surreale, dove il futuro appare sospetto e un po’ inquietante, un posto stranamente familiare. Presenta l’evento Valentina Sturli. Alle 18.30 a Palazzo dei Trecento narrativa autobiografica con la presentazione del libro di Roberto Alajmo “L’estate del ‘78”, indagine sulla propria madre, condivisa con il lettore che viene esortato ad appropriarsi del suo passato, ad affrontare con lui il mistero del susseguirsi delle generazioni umane. Poesia alle 19 a Ca’ dei Ricchi con Tiziano Scarpa e i suoi due ultimi libri: le poesie “Le nuvole e i soldi” e le storie in rima ”Una libellula di città”, testi coinvolgenti, spassosi, intimi e profondi. Giulia Zandonadi e Luca Quarin presentano alle 19.30 a Palazzo Di Francia l’evento di narrativa autobiografica che ha come protagonista Michele Orti Manara e il suo “Il vizio di smettere”, autobiografia plurale di una generazione eclettica, un secondo esordio scritto con una penna lieve e mediato da uno sguardo infantile che si va disingannando un po’ controvoglia. Sempre di autobiografia si parlerà alle 20.30 ai Musei Civici di Santa Caterina con il giornalista e scrittore Edoardo Pittalis e il cantautore e cantastorie Gualtiero Bertelli. “1948, l’anno che ha cambiato la storia degli italiani” è il titolo della ricostruzione che Pittalis fa nella storia popolare di un’Italia ancora ferita dalla guerra e che cerca a fatica di risollevarsi. Dalle elezioni che regalano valanghe di voti alla Democrazia Cristiana, passando per pallottole sparate contro il segretario comunista Palmiro Togliatti, il rischio di una guerra civile e memorabili imprese sportive. L’anno nel quale nacque l’Italia di oggi. Alle 21.20 all’auditorium Stefanini protagonista è il teatro con “Mio eroe”, scritto e interpretato dalla sempre superba Giuliana Musso, che affronta un tema arduo, dalle infinite sfumature, partendo dal dolore delle madri dei cinquantatre militari italiani caduti in Afghanistan. Musso supera la retorica militaristica che ci impedisce di ragionare sulla guerra quando siamo di fronte al feretro coperto dal tricolore e affonda con la forza dei sentimenti in una più autentica ricerca di verità. Il tema della pace e della maternità risuonano per quello che ancora sono: pubblicamente venerati e segretamente dileggiati. Si ricorda che tutti gli eventi sono ad ingresso libero e senza necessità di prenotazione fino ad esaurimento posti. Il programma completo del festival è disponibile online sul sito www.cartacarbonefestival.it

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