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«Facciamo diventare il parco di villa Bolasco l'arena estiva più suggestiva del Veneto»

L'appello che Stefano Canazza, direttore del Conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco, lancia nell'imminenza della due giorni per festeggiare il parco più bello d'Italia

«Facciamo diventare il parco di villa Bolasco l'arena estiva più suggestiva del Veneto». Questo l'appello che Stefano Canazza, direttore del Conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco, lancia nell'imminenza della due giorni per festeggiare il parco più bello d'Italia. «E' un luogo magico, ha tutte le carte giuste per diventare scenario per musica, balletto ma soprattutto opera». Il 3 e il 4 novembre l’Università di Padova dà appuntamento a villa parco Bolasco: porte aperte a tutti per musica, laboratori, danza e visite guidate per festeggiare insieme al pubblico, con due giornate di accesso libero, il Parco più bello d’Italia. Ieri e oggi proseguono inoltre le visite all'orto botanico. E il Conservatorio, che ha già dialogato con l'Università presentando lo scorso anno progetti di musica barocca en plein air e nelle sale della villa, pone l'accento su un futuro possibile per il Parco. «Non i sarebbero limitazioni di numeri e spazi-conferma Canazza- con un palcoscenico e una copertura, la Marca trevigiana guadagnerebbe una struttura unica. E Castelfranco potrebbe programmare un cartellone di grande livello».

L'università di Padova e il Conservatorio hanno oggi un dialogo sempre più diretto. «Abbiamo accettato con piacere di far parte del carnet che sabato 3 e domenica 4 novembre vedrà un fine settimana di attività gratuite e aperte al pubblico, in collaborazione con il Comune di Castelfranco Veneto, Opera Estate Festival - CSC Casa della Danza del Comune di Bassano del Grappa e con noi- prosegue Canazza- le visite guidate negli ultimi 12 mesi sottolineano che quasi 10 mila persone scelgono il sito. La conferma del valore arriva poi dal premio. E giustamente è stato posto il tema della fruibilità, raccolto subito dal Governatore della Regione Luca Zaia. La musica può essere un medium importante di valorizzazione. Noi siamo qui».

Nel settembre 2017, nella Sala delle feste della Villa, il Conservatorio tenne una mini stagione di musica antica, anteprime del calendario i concerti "Chiave classica". Fu un autentico sold-out. Sabato 4 dalle 15 inizieranno i recital pianistici, mentre domenica 4 alle 10 si alterneranno pianoforte e ensemble di musica antica. «Nel week-end presenteremo concerti pianistici con gli studenti del master di secondo livello, un eccellenza che gli altri conservatori d'Italia ci invidiano. Tra gli ospiti anche un pianista proveniente da New York e una studentessa in arrivo da Tokyo. Dovremmo partire da qui per elaborare un calendario estivo». Una città, due istituzioni universitarie parallele. A Castelfranco potrebbe nascere un polo d'eccellenza dove ricerca e didattica vanno a braccetto con la produzione. Un'arena estiva da declinare al repertorio operistico sarebbe perfetta qui e si affiancherebbe ai giardini estivi di Villa Barbarella e all'Arena del Teatro Accademico. «C'è grande richiesta tra il pubblico, il Conservatorio ha liste d'attesa di studenti da tutto il mondo per i corsi di canto lirico. Il territorio è fertile per accogliere una proposta di questo tipo».

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