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Fatture false per un milione di euro, le "cartiere" avevano sede a Treviso e Venezia

Indagine della Guardia di Finanza di Cesenatico: a finire nel mirino una ditta che acquisiva lavori di assemblaggio di abbigliamento per rilevanti importi a prezzi concorrenziali sul mercato, sfruttando il fatto che la stessa non versava imposte

A conclusione di una verifica Fiscale effettuata nei confronti di una ditta individuale operante nel settore delle confezioni d'abbigliamento, i finanzieri di Cesenatico hanno rilevato l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un imponibile complessivo di circa un milione di euro e Iva per 250mila euro. Nello specifico, i titolari dell'attività avevano elaborato un semplice sistema di frode, consistente nel costituire ed utilizzare l'impresa, che acquisiva lavori di assemblaggio di abbigliamento per rilevanti importi a prezzi concorrenziali sul mercato, sfruttando il fatto che la stessa non versava imposte, in quanto annotava in contabilità fatture per operazioni inesistenti ricevute da altre imprese.

Semplice anche il sistema per neutralizzare gli utili: si ricorreva a documentazione 'emessa' da società facenti capo a titolari irreperibili, e con sede - solo cartolare - in Veneto (quattro in provincia di Venezia e una in provincia di Treviso), autoprodotte dallo stessa ditta di Cesenatico. In ragione degli importi evasi, l'attività di polizia amministrativa ha consentito di denunciare all'autorità giudiziaria di Forlì i due coniugi titolari dell'attività.

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