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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Si chiude il Sole Luna Festival 2018: un grande successo per un'edizione da 3mila spettatori

Lucia Gotti Venturato: "Abbiamo imparato tanto dai vecchi e nuovi amici e, come dono più grande di questa edizione, abbiamo realizzato di essere una vera squadra, un corpo unico, un ciclo della luce del giorno"

TREVISO Si chiude il Sole Luna Doc Film Festival a Treviso, tenutosi dal 10 al 16 settembre, un’edizione speciale che ha avuto una particolare benedizione sin dalla sua apertura, in conferenza stampa e all’inaugurazione. Le parole di Don Giorgio Riccoboni, Presidente della Commissione “Cattedrale Treviso – Eventi Arte e cultura”, ci hanno accompagnato durante tutta la settimana, “il VOI che diventa un NOI…la gratuità che diventa inclusione” e quelle di Stefano Trevisi, membro della Commissione, che ha inaugurato il festival asserendo che “il Sole Luna entra nella chiesa consacrata di San Gregorio Magno a pieno diritto, perché racconta le storie di uomini e donne e quindi celebra la vita”.

Sole Luna Fest 2018

I risultati di questo evento, che rimarrà comunque unico nella storia del festival, si possono riassumere in: circa 2500 studenti delle scuole superiori coinvolti durante l’anno, di cui 30 si sono volontariamente proposti come giurati, 3000 spettatori, se si considerano anche gli eventi collaterali, un progetto di alternanza scuola – lavoro, la formazione di 8 giovani migranti dello SPRAR e di 15 volontari. Un piccolo esercito di lavoratori che hanno invitato con garbo alle buone pratiche in città e hanno saputo interagire in tutte le occasioni, anche quelle complesse, dimostrando versatilità, conoscenza delle lingue straniere, voglia di fare e di fare bene. "Noi dello staff ci siamo confrontati con una nuova realtà che ci ha fortemente messo alla prova, abbiamo dovuto rimodulare le attività nella riduzione del budget complessivo e abbiamo provato a farlo mantenendo il nostro stile. Abbiamo però imparato tanto dai vecchi e nuovi amici e, come dono più grande di questa edizione, abbiamo realizzato di essere una vera squadra, un corpo unico, un ciclo della luce del giorno 'Sole Luna' dichiara Lucia Gotti Venturato, presidente e fondatrice del Sole Luna Doc Film Festival.

I VINCITORI 2018

Premio Rubino Rubini. È stato assegnato dall’associazione Sole Luna, un ponte tra le culture, promotrice del festival, al film Happy Today di Giulio Tonincelli, con la seguente motivazione: “in un contesto di vita quasi ancestrale si sviluppa un progetto di grande ed evoluta responsabilità civile. Il premio va al regista per aver saputo trasmettere magistralmente e con la dovuta semplicità l’importanza della conoscenza per gli altri e per se stessi. Un vero inno alla natura madre e alla vita dell’uomo seguendo il motto “ama e donati con gioia”.

Il verdetto della Giuria Soundrivemotion per la miglior colonna sonora, presieduta da Giovanni Schievano e composta da Francesca Gallo, Marina Grasso e Claudio Di Francia ha decretato vincitore il film Raghu Rai. An unframed portrait, della giovane regista Avani Rai. Il soundtrack di questo film è stato definito rigoroso, poetico e sobrio. “E' stata apprezzata la scelta stilistica di tenere due diversi registri: uno per accompagnare i ricordi del rapporto affettivo con la figura paterna, l'altro per descrivere l'animo del fotografo nel suo processo creativo. Il primo pizzica le corde di una intimità vivace e ricca di insegnamenti. Il secondo riesce a disegnare con note e suoni il silenzio. Quello che occorre avere davanti al mondo per diventare un "sensore" capace di coglierne la profondità e la bellezza”. Invece Of fathers and sons del siriano Talal Derki si è aggiudicato il premio della Giuria delle Scuole per il “Miglior documentario della sezione The Journey”, grazie ad un ritratto cristallino ed oggettivo di un mondo crudo e estraneo alla nostra quotidianità. 

Così si sono espressi a riguardo i giovani giurati d’eccezione, provenienti dalle scuole I.T.T. Mazzotti, Liceo Scientifico Leonardo da Vinci, Liceo Artistico Statale, I.I.S. Andrea Palladio e Liceo Classico Antonio Canova, coordinati da Paola Brunetta e Raffaela Mulato, assegnando il premio al film, realizzato tra la Germania, la Siria e il Libano. La motivazione: “per il coraggio del regista di vivere sulla propria pelle una situazione non facile, che permette agli spettatori di “entrare” in un mondo lontano dal nostro, per conoscerlo al di là di quello che i media abitualmente mostrano”. Gli studenti e giurati hanno inoltre sottolineato che è presente una profonda riflessione sul rapporto tra padri e figli e sui condizionamenti che il contesto familiare e socio-culturale può esercitare sui più piccoli. Il premio è offerto da Lions Club Eleonora Duse.

È andato al Miglior cortometraggio il Premio della Giuria Interazioni, composta, invece da alcuni operatori della Cooperativa La Esse e Una casa per l’Uomo e da dieci giovani beneficiari del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, SPRAR, promosso dal Comune di Treviso. Dopo un percorso di scoperta e di interpretazione del cinema del reale, è stato proclamato “miglior cortometraggio” del Sole Luna Doc Film Festival il film Terraform di Sil Van Der Woerd e Jorik Dozy “perché trasmette un messaggio positivo sull’importanza della famiglia per affrontare la fatica e le difficoltà della vita.” Nel film il padre sopporta il peso di un lavoro molto faticoso nella miniera di zolfo perché non vuole vedere piangere e soffrire sua moglie e sua figlia. A parere del gruppo di giurati questo fa comprendere che l’amore è il sentimento che più dà forza agli uomini. I giurati hanno inoltre sottolineato come la musica del film sia riuscita ad emozionarli e a farli riflettere sulle persone care a cui sono legati.  

Il premio della Giuria Interazioni è una scultura, opera di Saimon Subs, ovvero Simone Schiavinato, realizzata con la tecnica dell’assemblaggio di materiali di recupero. Il premio del pubblico è stato invece assegnato a Nimble fingers di Parsifal Reparato. Il regista ha ringraziato il pubblico trevigiano, sottolineando come “una terra come il Veneto, fiore all’occhiello del capitalismo italiano, ha manifestato una grande sensibilità ai temi affrontati nel film, mostrando una parte dell’Italia che è solidale con i lavoratori e le lavoratrici”.

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