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A Conegliano l'anteprima del Meeting di Rimini 2018: la felicità dell’uomo al centro

A Palazzo Sarcinelli testimonianze sul volontariato locale e sull’attività associativa per presentare l'annuale rassegna romagnola di Comunione e Liberazione

CONEGLIANO Il tema della felicità, il motore della vita dell’uomo. La sua ricerca, la sua scoperta, la sua realizzazione. Di questo, in generale, e del tema del Meeting di Rimini 2018, “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”, si è parlato nel corso dell’incontro organizzato giovedì sera a Palazzo Sarcinelli a Conegliano, da Comunione e Liberazione Diocesi Vittorio Veneto insieme a Maratona di Treviso, con il supporto e il patrocinio del Comune di Conegliano. Durante la serata è stata presentata l’edizione 2018 del Meeting per l’amicizia fra i popoli, che si terrà a Rimini dal 19 al 25 agosto. Un connubio forte e presente, da anni, quello tra il coneglianese e la rassegna romagnola, che ogni anno accoglie, tra i tantissimi visitatori, anche una media di circa 200 persone provenienti dalla Sinistra Piave.

Tra i relatori della serata, Fabio Da Ponte (organizzazione direzione Meeting), l'amministratore unico di Maratona di Treviso, Aldo Zanetti, l’assessore Floriano Zambon, il già assessore coneglianese Loris Balliana, Fiorenzo Fantinel, presidente della Fondazione di Comunità e il consigliere regionale Alberto Villanova. Tutti, nei loro ambiti, hanno affrontato proprio il tema della felicità, partendo dalla domanda “chi è l’uomo che vuole la vita e desidera vedere giorni felici?”. Moderatore Pino Pasin di Comunione e Liberazione Diocesi Vittorio Veneto, che ha citato alcuni brani di Don Luigi Giussani, riguardo la necessità di dialogo e confronto tra gli uomini.

Zambon ha ripercorso la storia di questi anni, ricordando il forte legame tra Conegliano e il Meeting, che ha sempre sottolineato l’importanza delle persone al servizio delle persone. Balliana ha affrontato il tema, delicato, dalla comunicazione e delle nuove tecnologie del digitale, usate spesso a discapito delle “risorse umane” e spesso “scambiate” come mezzo esclusivo per raggiungere la felicità. Villanova ha ricordato come anche nel campo politico sia necessario valorizzare l’uomo, per raggiungere il bene comune. Zanetti, partendo dall’esperienza di Maratona di Treviso e dalla sua storia e nascita, come sinergia di società del territorio, ha sottolineato l’importanza della solidarietà, anche quella di gruppo, focalizzando poi l’attenzione sui sogni e gli obiettivi di “felicità” dei giovani atleti che allena.

“Serve un sogno, un obiettivo, per impegnarsi in ambito sportivo ma anche negli altri ambiti e se il sogno più grande, quello di diventare campione, non sempre sarà raggiunto, quello al quale tutti devono puntare è la crescita della persona”, ha aggiunto. Come ha riferito Andrea Baffoni, le mostre organizzate dal team Maratona di Treviso, Comunione e Liberazione Diocesi di Vittorio Veneto e Comune di Conegliano, sono sempre state improntate sui giovani e sulla loro crescita. Fantinel ha raccontato come la missione della Fondazione di Comunità sia quella di produrre ricchezza al servizio del territorio, per poter veicolare lo sviluppo e la valorizzazione delle persone. Infine De Ponti ha sottolineato come il Meeting non sia una manifestazione culturale a sé stante, ma metta sempre l’uomo al centro, al centro di un confronto utile per affrontare un percorso dove il bene dell’uomo è al centro. 

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