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Impianti di condizionamento, nuove regole per imprese, rivenditori e privati

Antonio Tolotto, presidente della comunità termoidraulici di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, mette in guardia i consumatori sul tema, molto importante, dei condizionatori

C'è grande soddisfazione da parte di Antonio Tolotto, presidente della comunità termoidraulici di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, per le novità introdotte dal nuovo decreto sui gas fluorurati che disciplinerà, a partire dal prossimo 24 gennaio, le modalità di vendita e installazione di tutte le apparecchiature di condizionamento che contengono F-gas, come ad esempio i condizionatori. 

«Il decreto, che nella provincia di Treviso interessa oltre mille imprese artigiane delle 6mila venete operanti nell’ambito dell’installazione e della manutenzione degli impianti di condizionamento – spiega Tolotto – prevede la costituzione di una banca dati che verrà gestita, al pari del registro fgas.it, dalle Camere di Commercio e che dovrà contenere tutti i dati relativi ai movimenti sui gas fluorurati: vendita/acquisto dei refrigeranti da parte di personale e aziende certificate (con registrazione del numero di certificato), delle apparecchiature che li contengono e i dati relativi alle attività di installazione, assistenza, manutenzione, riparazione, rimozione e smantellamento. Si tratta di uno strumento determinante per controllare le vendite e di conseguenza le installazioni a cura delle sole imprese certificate, ponendo così fine a interventi affidati e attuati da imprese non abilitate nel rispetto delle normative ambientali vigenti – continua il presidente - Un ulteriore apporto per combattere il fenomeno della scorretta gestione di questi gas terribilmente inquinanti da parte dei non abilitati che, per abbattere i costi relativi al loro smaltimento, li liberano nell'ambiente. Sono in fase di ultimazione alcuni aspetti di dettaglio per la piena operatività del decreto - precisa Tolotto - che riporteranno molte delle richieste di semplificazione che  Confartigianato ha suggerito per le micro imprese o per le imprese individuali senza dipendenti. Pur avendo dei margini di miglioramento il decreto - conclude il presidente della comunità - è un buon decreto, sapendo fin d’ora che saranno indispensabili controlli nell'intera filiera, fino al consumatore finale. Verifiche che certifichino il rispetto della normativa, a tutela proprio dello stesso consumatore».

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