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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Santa Lucia di Piave

Coronavirus, Szumzki: «Ho curato i miei pazienti con Plaquenil e ha funzionato. Sembra un colpo di Stato»

Il primo cittadino di Santa Lucia di Piave, medico, parla della sua esperienza personale nella cura dei pazienti, una decina in tutto su 2mila, e della "strana" gestione del virus

Non le manda a dire il sindaco di Santa Lucia di Piave a proposito dell'emergenza Coronavirus. Da medico soprattutto Riccardo Szumski racconta la sua esperienza personale e analizza i fatti, facendosi non poche domande su quanto sta accadendo in Italia e nel mondo.

I miei malati? Pochi e guariti con Plaquenil e cortisone

«Sono medico - esordisce- con 2mila assistiti: ho avuto un solo ricoverato, non intubato per altro, che è tornato a casa. Secondo me è importante curare a casa, non aspettare di andare in rianimazione. Sono giorni che lo dico. Le difficoltà respiratorie hanno messo in secondo piano la realtà della cosa: il virus non è che sia cattivissimo ma innesca una risposta infiammatoria che porta sì alla polmonite ma soprattutto alle tromboembolie. Io ho usato Plaquenil, Azitromicina e cortisone che in caso di infiammazione funziona benissimo. Quelli che si sono rivolti a me, li ho guariti a casa. Forse sono stato fortunato... Una decina sono stati quelli che nella mia esperienza hanno avuto una reazione più importante. Altri hanno avuto forme influenzali che ho curato con cortisone. Ho numerosi anziani che vado a incontrare e visitare periodicamente...ma nessuno si è ammalato. Isolati sì, ma con la badante». 

Gestione da rivedere

Il primo cittadino ha una sua teoria: «Probabilmente hanno cavalcato questo virus per fare un colpo di Stato con motivazione sanitaria. Il peggio -continua- sarà il dopo: un disastro economico che si farà via via sempre più evidente. Nei prossimi giorni cerchiamo di attivare anche noi un sostegno psicologico per le famiglie: è facile perdere le staffe in queste condizioni. Nel Governo e nelle istituzioni ci si rivolge ai virologi, i quali dicono di evitare il contagio. Sai che banalità... non è che quando uno sta male o ha la febbre normalmente lo si abbraccia. Il virologo per sua natura non individua altre soluzioni ma non per questo si può chiudere un Paese. Occorrono altri pareri. Anche la questione tamponi: sono attendibili? Manca l'esperienza non si può fare affidamento solo su questo. Per carità: evitiamo concerti e stadi ma da questo a rinchiudere famiglie magari in un appartamento ne passa».

Vaccini, app e provacy

Si fa un gran discutere poi di vaccini, tracciabilità, app, poca privacy. Il medico risponde così: «Vaccino? Forse per gli anziani. Non si può pensare di vaccinare tutta la gente per un virus che cambia di anno in anno... App o microchip? Se accadrà ci sarà la rivoluzione: già adesso siamo fuori dalle libertà costituzionali. Un Borrelli che afferma che in Lombardia sono morte 11 mila persone in due mesi per coronavirus... Sapendo che non vi è nessuna autopsia che certifichi la vera causa del decesso... Fidarsi di questa gente è impossibile. Non posso pensare - conclude - che abbiamo avuto droni, polizia ovunque per questo motivo e per ladri e criminali nulla».

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