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Cortina 2026, Bottacin: "Opportunità storica, Io ci credo"

“Le prime Olimpiadi a basso impatto ambientale e con costi davvero limitati non potrebbero trovare miglior contesto che nel territorio dolomitico”

TREVISO “Le prime Olimpiadi a basso impatto ambientale e con costi davvero limitati non potrebbero trovare miglior contesto che nel territorio dolomitico”. A dirlo è l’assessore regionale all’Ambiente e Protezione Civile del Veneto Gianpaolo Bottacin che, nel commentare i numeri della proposta di Cortina Dolomiti Unesco per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, evidenzia come “anche alcune strutture che si dovranno necessariamente fare potrebbero avere un successivo impiego senza restare delle cattedrali nel deserto abbandonate tra i monti”.  “Penso ad esempio al villaggio olimpico smontabile dislocato a Socol – spiega Bottacin - che potrebbe trasformarsi, una volta completati i giochi e spostato in altra sede, in un’ottima struttura di coordinamento strategico per la protezione civile”.

“Ma quello che affascina di più della proposta dolomitica sono soprattutto la sostenibilità ambientale, economica e sociale – prosegue l’Assessore all’Ambiente del Veneto -  perché si parte dalla valorizzazione di strutture per lo più esistenti ma in perfetta efficienza, come quelle che ospiteranno i mondiali del 2021 e che, quindi, porterebbero a delle grosse economie di scala anche dal punto di vista della spesa. Per chi vive la montagna trecentosessantacinque giorni l’anno sarebbe inoltre una grande opportunità di sviluppo dopo anni difficili, con un rilancio dell’economia turistica e sportiva come fondamentale risorsa di sopravvivenza del territorio- conclude Bottacin - una candidatura che non ha punti di debolezza, sostenuta da un territorio intero, oltre che essere l’unica che rappresenta la vera montagna, Patrimonio dell'Umanità Unesco”.

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