rotate-mobile
Attualità

Lavoro: in Veneto sempre meno disoccupati

Dati incoraggianti per quanto riguarda il mondo del lavoro in Veneto. Soddisfatto il presidente Zaia che invita però a non abbassare la guardia: "Possiamo ancora migliorarci"

TREVISO “Tra gennaio e marzo 2018 in Veneto si sono guadagnati oltre 53 mila posti di lavoro dipendente: un valore che non solo è più alto di quello dello scorso anno ma che rappresenta, in relazione ai primi tre mesi dell’anno, il miglior risultato occupazionale registrato in regione dal 2009 a oggi”. 

Commenta così, con soddisfazione, il Presidente della Regione Veneto, i dati occupazionali resi noti oggi dall’Osservatorio di Veneto Lavoro attraverso il report periodico la “Bussola”.  “A crescere è anche l’occupazione stabile a tempo indeterminato – prosegue il Zaia – con oltre 10.500 posti di lavoro in più; tuttavia il 60% dei nuovi posti di lavoro è a tempo determinato. Da notare, poi, che la crescita ha interessato diffusamente tutti i settori produttivi, a partire dall’industria metalmeccanica e dal turismo, tra i comparti più positivi dell’ultimo anno, ma anche l’edilizia, che dopo aver pagato forse il prezzo più alto alla crisi, è tornata a crescere, registrando il saldo trimestrale più elevato degli ultimi dieci anni, con 3.200 posizioni di lavoro in più, e un aumento delle assunzioni del 18% rispetto allo stesso periodo del 2017”.

Con un tasso di disoccupazione del 6,3% (dati Istat 2017), il Veneto si conferma inoltre la seconda regione italiana per livelli di disoccupazione più bassi, dietro solo al Trentino Alto Adige – sottolinea il Presidente –. I disoccupati veneti sono circa 144 mila, 7 mila in meno rispetto al 2016. Tra i disoccupati troviamo almeno 9 mila lavoratori scoraggiati, ovvero quelle persone che dichiarano di non lavorare ma sarebbero disponibili a rientrare nel mercato del lavoro a particolari condizioni”. “Sono incoraggianti segnali di crescita – conclude il Presidente – che devono indurci a favorire ulteriormente l’accesso al lavoro di quanti oggi sono ancora in attesa di occupazione, favorendo la partecipazione alle politiche attive e riallineando le competenze dei lavoratori più deboli con le effettive esigenze del mondo delle imprese, anche in risposta alle mutate caratteristiche del mercato del lavoro regionale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lavoro: in Veneto sempre meno disoccupati

TrevisoToday è in caricamento