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Edilizia pubblica: sette nuovi amministratori per le Ater del Veneto

Designati nelle scorse ore i sette amministratori che gestiranno i 33.366 mila alloggi del patrimonio regionale di edilizia residenziale pubblica. Riforma operativa a tutti gli effetti

TREVISO Con la firma dei sette decreti da parte del presidente della Regione Luca Zaia, entrano in carica da oggi i presidenti e i nuovi consigli di amministrazione delle Ater, le sette Aziende territoriali del Veneto che gestiscono i 33.366 mila alloggi del patrimonio regionale di edilizia residenziale pubblica.

Questi i nomi dei componenti dei consigli di amministrazione, eletti dal Consiglio regionale e ora insediati dal presidente della Giunta, che resteranno in carica - come prevede la legge 39 del 2017 - per la durata della legislatura, cioè fino al 2020:
Ater di Treviso: Luca Barattin (presidente); Mattia Ierardi  e Oscar Borsato, consiglieri;
Ater di Belluno: Ilenia Rento (presidente), Francesco La Grua e Massimiliano Tiozzo Caenazzo, consiglieri;
Ater di Padova; Gianluca Zaramella (presidente), Gregorio Cavalla e Massimo Petterlin, consiglieri;
Ater di Rovigo: Guglielmo Ferrarese (presidente); Pier Paolo Frigato e Gianfranco Munari, consiglieri;
Ater di Venezia: Raffaele Speranzon (presidente); Fabio Nordio e Maurizio De Crescenzo, consiglieri;
Ater di Verona: Enrico Corsi (presidente); Giovanni Pesenato e Claudio Righetti, consiglieri;
Ater di Vicenza: Valentino Scomazzon (presidente); Gilberto Trevisan e Ingrid Bianchi, consiglieri.

“Da oggi la riforma dell’edilizia residenziale pubblica diventa così pienamente operativa – ha dichiarato l’assessore all'edilizia residenziale, Manuela Lanzarin – I nuovi consigli di amministrazione, più snelli e composti da persone che ben conoscono la materia, dovranno applicare le norme e i regolamenti approvati in questi mesi da Consiglio e Giunta con la finalità di favorire la funzione sociale delle case ‘pubbliche’”. “Ai sette presidenti e ai quattordici consiglieri – conclude l’assessore – la Regione ha affidato l’impegnativo compito di rendere più efficiente la gestione del patrimonio residenziale, di migliorarne la condizione abitativa e di applicare, con discernimento ed equilibrio, i nuovi contratti e i nuovi canoni, secondo un disegno di omogeneità territoriale e di equità sociale. Auguro loro buon lavoro, confermando il pieno appoggio e collaborazione da parte dell’istituzione regionale in questa fase delicata di transizione e riorganizzazione”.

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