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Attualità Ponte di Piave / Via Grave di Negrisia

Quintali di eternit abbandonati illegalmente nelle risorgive del fiume Negrisia

Diversi lastroni di eternit sono stati scaricati nelle acque del fiume a poca distanza dal ponte di via Grave. Danno ambientale enorme, lastre da asportare al più presto

E' un gesto di grandissima inciviltà quello scoperto nel comune di Ponte di Piave all'altezza della meravigliosa risorgiva del fiume Negrisia. A pochi metri di distanza dal ponte di via Grave qualcuno, nei giorni scorsi, ha deciso di scaricare in acqua quintali di lastre di eternit in una delle aree naturalistiche più suggestive della Sinistra Piave.

Il fatto, segnalato da "La Tribuna di Treviso", ha suscitato grande indignazione tra i residenti. In acqua sono finiti tantissimi lastroni molto pericolosi soprattutto per le numerose specie animali che albergano nelle acque della risorgiva. I fondali, pieni di alghe verdi, sono ora stati coperti da decine di blocchi in eternit che dovranno essere rimossi il prima possibile. I costi per lo smaltimento di questo pericolo materiale sono estremamente alti, in quanto devono essere portati in discariche speciali. Si tratta di rifiuti altamente dannosi per la salute. Chi li ha abbondanati nelle acque del Negrisia ha agito di notte, arrivando molto probabilmente con un furgone e scegliendo una zona poco trafficata per abbandonare i pericolosi rifiuti. A pagarne le spese, ora, è un ecosistema che rischia di essere compromesso dall'inciviltà dell'uomo. Le operazioni di bonifica si preannunciano particolarmente complesse: l'eternit dovrà infatti essere recuperato a mano dalle acque del fiume, creando un grosso rischio anche per la salute degli addetti ai lavori di smaltimento.

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