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Ex Pagnossin apre le porte: "Hub del turismo green e mercato delle eccellenze"

Uno spazio di archeologia industriale  rigenerato  attraverso le eccellenze del cibo e del turismo green. Damaso Zanardo: "C’è la tradizione e il saper fare di un secolo di duro lavoro, dedicato all’innovazione e all’artigianalità"

I sogni hanno nell’anima quell’energia vitale che muove il mondo verso il futuro. I luoghi si nutrono di quella forza ancestrale che generazioni tramandano. Ebbene, dentro gli spazi dell’ex Pagnossin a Treviso c’è tutto questo. C’è la tradizione e il saper fare di un secolo di duro lavoro, dedicato all’innovazione e all’artigianalità. Ma ci sono anche i sogni e le speranze di chi, tra queste mura, ha investito anni di vita per migliorare il mondo che vive tutt’attorno. Un mondo che migliora nell’eccellenza.

Nel week end del 26 e 27 maggio per la prima volta apriranno al pubblico le porte degli spazi dell’ex Pagnossin, uno spazio di archeologia industriale  rigenerato  attraverso le eccellenze del cibo e del turismo green. Due filoni, delle varie attività, sui quali saranno accesi i riflettori sono già definiti.

Il primo sarà il mercato delle eccellenze, dove un centinaio di produzioni legate al cibo e al vino di nicchia metteranno in scena le emozioni del gusto, lo spazio perfetto per far la spesa di prodotti di qualità che altrimenti sarebbe difficile portare sulla propria tavola. All’interno, previsto un ricco programma di laboratori didattici per adulti e bambini, tavole rotonde e degustazioni guidate con i maggiori esperti del settore. Protagonisti una cinquantina di espositori legati alle eccellenze del cibo che forniranno a ben sei food truck presenti i loro prodotti, accompagnati dalle produzioni di alcuni birrifici artigianali. Ruolo decisivo avrà il vino, il Food Market ospiterà infatti la prima fiera dei vignaioli indipendenti trevigiani aderenti alla Fivi insieme ai loro colleghi da tutta Italia: una quarantina le cantine dove sarà possibile degustare calici e acquistare bottiglie.

Il secondo filone invece è una novità assoluta, è la presentazione dell’hub del turismo green, un progetto dedicato a creare in quest’area un baricentro culturale e logistico incentrato sul focus dell’healthy e del vivere slow che si sta imponendo nei trend del turismo sostenibile. Siamo in un crocevia strategico da questo punto di vista: a pochi passi dall’aeroporto Canova di Treviso, dunque sulle rotte internazionali, ma anche collegati alle vie del movimento lento, su due ruote. Da qui infatti si può partire per una delle otto tappe dell’anello veneto di Green Tour, seicento chilometri pensati dalla Regione per far conoscere le bellezze del nostro territorio. Per lanciare il progetto, Open Dream ha deciso di far parte della rete di impresa “Cycling in the Venice Garden”.

Perché se nei pressi ci sono i percorsi per il parco del Sile o per la storica ferrovia dismessa Treviso-Ostiglia, guardando la mappa dell’area dall’alto si possono notare le diramazioni che dall’ex Pagnossin portano verso la Venezia-Monaco o lungo il Vecchio Sile fino a Jesolo o la stessa Venezia, a seconda dell’interesse del turista che dall’aereo alla bicicletta impiegherà un attimo. Il nostro hub vuole diventare un attrattore di turismo, un polo di incoming dal quale poi si dirameranno proposte green e slow prima in tutto il Veneto e poi in tutto il Nord Italia. Saremo dei traghettatori che porteranno i visitatori internazionali nel territorio attraverso le vie verdi. Il nostro è un modello di turismo industriale organizzato in rete, che vuole promuovere le produzioni di eccellenza e farle conoscere al mondo.

Ecco, è questo il nostro sogno. Quello di creare alle porte di Treviso un contenitore a favore delle eccellenze del nostro territorio. Passo a passo, ne presenteremo altre. Ci sarà artigianato, ci sarà arte, ci sarà innovazione. Ma oggi pensiamo alle prime due. Al mercato dei produttori, a quel sano nutrirsi che migliora il nostro stile di vita e valorizza il territorio. Quel territorio, appunto, che tramite le vie del turismo green i turisti internazionali potranno visitare, dopo esser passati per Open Dream e aver raccolto, qui, tutte le informazioni e gli strumenti necessari per ripartire. La nostra sfida inizia adesso, inizia oggi. Il viaggio è lungo, avvicinarsi ai propri sogni è il destino di ogni uomo. Il nostro destino è quello di non smettere di sognare. 

Damaso Zanardo, ideatore di Open Dream

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