rotate-mobile
Attualità Montebelluna

Famiglie in difficoltà, consegnati i beni di prima necessità degli “acquisti equi”

Il sindaco di Montebelluna: «L’Emporio solidale è intervenuto in maniera importante nella fase dell’emergenza Covid-19 per dare assistenza ad un migliaio di famiglie in difficoltà»

Serviranno a sostenere le famiglie montebellunesi in difficoltà: sono i beni di prima necessità consegnati sabato mattina all’Emporio solidale “La Dispensa” di Sant’Andrea di Montebelluna da parte dell’associazione "Amici della solidarietà" alle tre realtà locali – Protezione civile, "Cittadini volontari" e "Un aiuto per la vita" - che si occuperanno della distribuzione dei prodotti ai destinatari bisognosi. Si tratta della prima consegna importante organizzata dall’associazione presieduta da Sara Mascarin, nota per essere da anni punto di riferimento nel reperimento, nella gestione e nella consegna delle eccedenze alimentari su scala nazionale.

Con l’avvento dell’emergenza sanitaria, però, alla consueta attività sulle eccedenze, l’associazione ha affiancato anche un’attività complementare costituita dai cosiddetti acquisti equi realizzati contattando e contrattando direttamente con i produttori. Questo consente di ottenere in tempi relativamente brevi una serie di prodotti selezionati ad hoc e a prezzo di costo - “equo”, per l’appunto – che l’associazione destina alle centinaia di famiglie dell’area messe ulteriormente in difficoltà con l’emergenza Covid-19. La prima consegna, avvenuta alla presenza del sindaco Marzio Favero, riguarda generi alimentari e prodotti di prima necessità e rappresenta l’avvio di una “stagione” che, nel prossimo futuro, vedrà l’arrivo di nuovi prodotti destinati alle oltre 1000 famiglie bisognose dell’area montebellunese e che verranno seguite in rete con una presa in carico integrata.

Questi prodotti si aggiungono ai due tir colmi di colombe pasquali provenienti da una ditta dolciaria piemontese che sono state consegnate nelle scorse settimane e distribuite tra i beneficiari. Commenta Sara Mascarin: «Attraverso la progettazione regionale per fronteggiare le povertà come emporio solidale abbiamo potuto rispondere ai bisogni espressi dalle tre associazioni e intendiamo rispondere con cuore e mani a quanto stiamo vivendo».

Interviene il sindaco, Marzio Favero: «Quando alcuni fa abbiamo deciso di concedere in comodato d’uso gratuito il capannone all’associazione Amidi della Solidarietà sapevamo che avremo potuto contare su una realtà seria in grado di attuare politiche di recupero alimentare utili ad aiutare le famiglie in difficoltà. Oggi l’Emporio solidale cresciuto presso l’ex Bessegato interviene in maniera importante nella fase dell’emergenza causata dal Covid-19 per dare assistenza ad un migliaio di famiglie in difficoltà nell’area montebellunese. Il fatto che ci siano così tante persone bisognose è un dato che va attenzionato perché si tratta di un’’area della povertà che si è ampliata a seguito di quanto accaduto e sarà bene che su questo tema  noi sindaci dell’Ipa ci ritroviamo per fare una riflessione approfondita. Ringrazio Mascarin e i suoi collaboratori per il lavoro che stanno compiendo con l’aiuto della Regione Veneto perché la crisi economica conseguita a quella sanitaria ha ingenerato situazioni di fragilità che sono pesanti anche se sfuggono all’attenzione dell’opinione pubblica. Grazie a questa associazione la solidarietà si fa gesto concreto con una serie di aiuti che non hanno solo un valore materiale, pure importantissimo, ma anche riaccendono la speranza di non essere abbandonati di chi si trova a vivere un momento di profonda difficoltà. Estendo il ringraziamento alla Protezione civile, ai Cittadini volontari e ad Un aiuto per la vita per l’aiuto e la collaborazione che stanno offrendo all’Emporio solidale nella distribuzione dei generi alimentari».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Famiglie in difficoltà, consegnati i beni di prima necessità degli “acquisti equi”

TrevisoToday è in caricamento