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Team trevigiano progetta la Ferrari del futuro e viene premiato a Modena

Il progetto del trevigiano Stefano Buso è stato premiato al Museo Enzo Ferrari di Modena al termine del master organizzato dall'Italian designe Institute: un successo

Un modello in scala 1:12 che si ispira alla leggendaria Ferrari 330 P4, protagonista del film "Le Mans '66. La grande sfida" nelle sale cinematografiche in queste settimane. Il modello della Ferrari del futuro è stato realizzato al Fab Lab di UNIS&F grazie alla stampa 3D e premiato come il migliore alla cerimonia che si è svolta al Museo Enzo Ferrari di Modena lo scorso 30 novembre.

A realizzare il progetto è stato il designer trevigiano Stefano Buso al termine del "Master in Car Design" organizzato dall'Italian Design Institute di Milano. Il percorso di formazione professionale full-immersion si è svolto al Museo dell'Automobile di Torino, è durato quattro mesi e ha consentito agli studenti di apprendere tecniche avanzate di progettazione automobilistica. Stefano Buso, designer industriale 38 enne di Oderzo era in team con altri due studenti del master, il campano Vincenzo Caggiano e il lombardo Mattia Mascheroni. Al termine del corso dieci studenti sono stati selezionati e divisi in tre gruppi, ognuno dei quali doveva presentare il progetto di una Ferrari Sport, auto concepita per correre su pista e prodotta in pochi esemplari. I prototipi sport hanno avuto l'età d'oro dal 1960 al 1975, periodo dove gareggiavano contro le rivali storiche di Ford. «Ci è stato chiesto di ispirarci alla leggendaria Ferrari 330 P4, ma contemporaneamente guardare avanti, creando un modello di auto sportiva che guardasse al futuro - spiega Stefano Buso - Per quanto riguarda il telaio abbiamo fatto riferimento alla Ferrari 458, rispettando alcune misure come il passo, la lunghezza e l'altezza». Dopo aver realizzato il progetto tridimensionale i tre vincitori si sono rivolti a UNIS&F per la realizzazione del modellino e la stampa 3D. Durante le fasi di stampaggio sono stati utilizzati tre diversi polimeri, il tutto per arrivare a un livello massimo di realismo e ottenere un modellino il più possibile vicino a quello che potrebbe essere un prototipo a grandezza reale. «Il corpo centrale del modellino è stato stampato con tecnologia FFF (fabbricazione a fusione di filamento) mentre alcuni dettagli richiedenti maggiore precisione, come i gruppi ottici, sono stati stampati in stereolitografia» precisa Stefano Buso. La precisione delle stampanti del Fab Lab è stata millimetrica e anche questo ha consentito ai tre designer di aggiudicarsi la vittoria, insieme al lavoro di verniciatura della carrozziera Zanandrea snc di Paolo Zanandrea, in via Venzone 14. «Siamo orgogliosi di aver contribuito al riconoscimento di questo prestigioso premio – afferma Sabrina Carraro, presidente di UNIS&F - Il Fab Lab si conferma una realtà vicina alle esigenze delle imprese e di chi vuole imparare a realizzare i propri progetti utilizzando le potenzialità delle nuove tecnologie».

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