rotate-mobile
Attualità Refrontolo

Senza genitori e con un mutuo da pagare: quattro orfani "salvati" da una trevigiana

Gesto splendido da parte di una benefattrice di Refrontolo che ha deciso di aiutare quattro giovani fratelli comprando la loro vecchia casa, evitandogli le spese per il mutuo

REFRONTOLO La grande generosità di una signora trevigiana ha cambiato in maniera decisiva le vite di quattro giovani fratelli veneziani, rimasti senza genitori e con il mutuo della loro vecchia casa ancora da pagare.

A raccontare la loro storia è "Il Gazzettino di Treviso" che spiega come, dopo aver perso il padre sei anni fa, a ottobre del 2017 i quattro fratelli residenti a Mestre erano rimasti anche senza la mamma. Una tragedia terribile a cui si era sommata l'incombenza delle spese per il mutuo dell'appartamento in cui i ragazzi, di età compresa tra gli 8 e i 21 anni, avevano vissuto fino ad allora. Nei mesi scorsi una coppia di potenziali acquirenti sembrava interessata all'acquisto della casa ma alla fine l'affare si era concluso in un nulla di fatto. A quel punto in loro aiuto era intervenuto il centro solidale Don Vecchi che aveva raccontato la storia dei quattro sfortunati fratelli all'interno del settimanale parrocchiale. Una segnalazione arrivata presto agli occhi di una signora residente a Refrontolo che, dopo aver letto la storia dei quattro orfani rimasti senza genitori e con un mutuo da pagare ha deciso di acquistare su due piedi l'appartamento in cui avevano vissuto i quattro ragazzi, sollevandoli da ogni spesa. Non contenta, la benefattrice trevigiana ha deciso anche di destinare l'appartamento appena acquistato al parroco don Armando Trevisiol della Fondazione Carpinetum. La vecchia abitazione dei quattro ragazzi orfani verrà presto trasformata in una casa-alloggio per studentesse e donne lavoratrici rendendo così ancora più importante e significativo il gesto di questa benefattrice trevigiana.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Senza genitori e con un mutuo da pagare: quattro orfani "salvati" da una trevigiana

TrevisoToday è in caricamento