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Nuova vita per la gypsotheca di Canova: al via i lavori di restauro

Nelle prossime settimane il comune di Possagno ha annunciato che avranno inizio i lavori del restauro conservativo dell’Ala Lazzari, la più grande raccolta al mondo di statue in gesso

POSSAGNO È nel centenario della Grande Guerra che avverrà un altro fatto storico di grande importanza per la Gypsotheca di Possagno. Tra pochi giorni, infatti, l'amministrazione comunale potrà dare ufficialmente avvio ai lavori di restauro conservativo dell’Ala Lazzari, il museo che racchiude la più grande raccolta monografica di statue in gesso al mondo.

I modelli originali realizzati dal più grande artista neoclassico, Antonio Canova, e raccolti a Possagno, suo paese natale, per volere del fratello mons. Sartori, potranno vedere avviati finalmente importanti lavori per rendere più sicura la grande e suggestiva ala basilicale che li ospita ancora dal 1836. A seguito dell’intervento dell’architetto Carlo Scarpa, nel 1957, per l’ampliamento delle sale espositive, la Gypsotheca non aveva ancora visto realizzarsi gli interventi di messa in sicurezza e consolidamento strutturale antisismico che si sono resi ormai necessari e improrogabili a 100 anni di distanza dal nefasto conflitto mondiale, che ha colpito oltre alla Pedemontana del Grappa e alle popolazioni tutte, anche la Gypsotheca di Possagno. I bombardamenti che si susseguirono in particolare alla fine del 1917 e che hanno visto il Monte Grappa diventare terra di confine tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico e di estenuanti combattimenti colpirono infatti anche la parte nord della Gypsotheca, lacerandone la copertura, distruggendo alcuni dei capolavori di Canova e mutilandone un altro centinaio. Grazie alla sapiente e attenta opera di restauro dell’allora conservatore Stefano Serafin, e di suo figlio Siro, molte opere vennero recuperate e ricomposte, altre restano tuttora incomplete, a testimonianza diretta di cosa può provocare una guerra e delle ferite ancora vive nell’arte.

La parte strutturale della Gypsotheca ottocentesca, e la copertura in particolare, non erano mai state risistemate compiutamente, nonostante alcuni interventi locali nei decenni scorsi. L’amministrazione comunale, proprietaria dell’immobile, si appresta quindi ad avviare sotto la direzione dei lavori dell’arch. Fiorenzo Bernardi di concerto con l’ing. Stefano Bedin, improrogabili lavori di consolidamento strutturale e di rifacimento della copertura dell’Ala progettata da Francesco Lazzari nel 1834. I lavori verranno eseguiti dalla ditta Ducale Restauro di Venezia, realtà importante che opera in campo architettonico e artistico con consolidata esperienza e ha vinto qualche settimana fa la gara d’appalto indetta dal Comune di Possagno per poter mettere in sicurezza i gioielli lasciati al paese dall’illustre cittadino Canova. Fondazione Canova, ente gestore della Gypsotheca e del Museo Antonio Canova, vivrà quindi nei prossimi mesi una fase di attività intensa. Ma, anzichè chiudere le porte ai propri visitatori provenienti da tutto il mondo, in accordo con il Comune, raddoppierà le iniziative solitamente previste, mantenendo l’apertura al pubblico del Museo, dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.00 e con una serie di nuovi appuntamenti e di visite speciali durante il fine settimana, serate suggestive e attività di formazione e comunicazione in merito ai grandi progetti espositivi che sono stati avviati, tra questi: Canova Experience, l’esperienza digitale del Museo e nel Museo, per poter partecipare e vivere la realtà attraverso le moderne tecnologie digitali quali oculus, schermi touch screen, virtual tour e ricostruzioni digitali delle opere; l’allestimento in Casa natale per Paolina Borghese Bonaparte come Venere Vincitrice, la Divina per Canova; la mostra fotografica dei danni della guerra in Gypsotheca nel 1917 con l’esposizione di particolari reperti storici provenienti dai vicini monti, teatro dei feroci scontri che hanno coinvolto migliaia di vite umane. Molte saranno le iniziative rivolte al grande pubblico dei visitatori: dalla guide spontanee che accompagneranno a visitare il Museo e il Tempio, alle conferenze e presentazioni di testi sulla Prima Guerra Mondiale, dai laboratori didattici per i bambini e ragazzi alle domeniche di promozioni editoriali.

Mentre quindi il Museo vive un vero e proprio intervento a cuore aperto, viene offerta l’opportunità di vedere, spiegare e raccontare questo storico passaggio: attraverso pannelli, conferenze, grafiche e animazioni: verrà raccontato di settimana in settimana il restauro della Gypsotheca, gioiello d’arte e di cultura incastonato a Possagno, nella Pedemontana del Grappa, scrigno unico al mondo per bellezza e storia. Grande soddisfazione viene espressa dall’amministrazione comunale, in primis dal sindaco Valerio Favero, e dalla presidente di Fondazione Canova, Franca Coin. La sinergia tra Comune e Fondazione, infatti, hanno permesso di portare avanti un modello di collaborazione tra istituzione pubblica e privata, sempre più capace di risultati sia a favore del Museo altamente qualificato sia a favore della collettività, non solo per i Possagnesi, ma per il mondo intero: crediamo che sia una bella avventura continuare a godere della bellezza dell’opera di Canova qui custodita e ad apprezzare un territorio ricco di arte,
storia e natura.

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