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Insulta Contarina su Facebook: sessantenne finisce a processo

I fatti risalgono al 2015 quando una sessantatreenne di origine argentina criticò pesantemente l'azienda trevigiana che oggi, dopo averla denunciata, l'ha portata a processo

TREVISO Dovrà rispondere davanti al giudice dell'accusa di diffamazione una donna sessantatreenne di origini argentine che tre anni fa, su Facebook, scrisse che il "monopolio di Contarina era una mafia".

Uno scambio di commenti al veleno che risale al lontano 2015, all'interno del gruppo Facebook "La bella Treviso". Come riportato da "Il Gazzettino di Treviso", in uno dei post dedicati alla gestione dei rifiuti nel capoluogo di Marca, era nata un'accesa discussione tra l'allora consigliere di Fratelli d'Italia, Davide Acampora e M.C una signora sessantatreenne di origine argentina, particolarmente contrariata dalla gestione dei rifiuti da parte dell'azienda trevigiana. I toni accesi avevano portato la signora a scrivere le seguenti parole: "Chiamiamo le cose con il loro nome. In questo caso il monopolio di Contarina si chiama mafia. Accidenti a loro e a chi gli ha dato l’appalto". Accuse e illazioni che non sono certo passate inosservate agli occhi dell'azienda trevigiana che, dopo un'attenta valutazione, ha deciso di denunciare la signora per diffamazione. I commenti al vetriolo scritti tre anni fa su Facebook sono stati così portati in tribunale e ora la donna dovrà spiegare al giudice di Treviso il motivo di quelle parole così gravi.

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