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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La Cisl Belluno Treviso lancia un nuovo patto per il lavoro 4.0

Lunedì 18 novembre a Villorba tavola rotonda al Consiglio Generale della Cisl Belluno Treviso. Importante confronto con le associazioni degli industriali del territorio locale

Formazione e gestione partecipata, crescita e riconoscimento professionale attraverso l’adeguamento dei sistemi di inquadramento dei lavoratori, smart working, conciliazione vita-lavoro, welfare aziendale. Sono alcune delle linee guida del nuovo patto per il lavoro 4.0 lanciato dalla Cisl Belluno Treviso oggi, lunedì 18 novembre, a Villorba, in occasione del Consiglio generale del sindacato guidato a livello territoriale da Cinzia Bonan.

«In un mondo del lavoro nel pieno della trasformazione digitale - spiega il Segretario generale - è necessario che anche la contrattazione territoriale accompagni il cambiamento con una partecipazione sempre più mirata a migliorare la crescita dell’impresa e, al contempo, il benessere dei lavoratori». Alle associazioni degli industriali che hanno partecipato alla tavola rotonda di lunedì pomeriggio (Confindustria Belluno Dolomiti con il Direttore Andrea Ferrazzi e Assindustria Venetocentro con la vicepresidente, Antonella Candiotto) la Cisl ha proposto di condividere alcuni obiettivi al fine di definire un accordo quadro territoriale. «Proponiamo - prosegue Bonan - una contrattazione proattiva e corresponsabile, che metta al centro la persona, il lavoro e l’azienda, elevando la partecipazione dei lavoratori e del sindacato per condividere obiettivi che garantiscano crescita alle aziende innovative e benessere e aumento delle competenze ai lavoratori».

«L’idea - ha sottolineato il Segretario generale aggiunto Rudy Roffarè introducendo i lavori della tavola rotonda - è quella di una maggiore condivisione e partecipazione per governare i cambiamenti del lavoro. Per rendere effettiva la partecipazione dei lavoratori e del sindacato alle scelte aziendali attraverso la contrattazione aziendale proponiamo, ad esempio, l’istituzione di commissioni paritetiche per la formazione continua, per coinvolgere i lavoratori sugli obiettivi di risultato, per governare le trasformazioni dovute all'introduzione dei robot e per incrementare strumenti per il benessere dei lavoratori come orari, smart working e welfare. La cooperazione tra le parti sociali e la partecipazione alla gestione delle imprese, inoltre, può essere tradotta in esperienze di partecipazione ai Consigli di amministrazione e di sorveglianza».

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