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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Liceo Da Vinci: sul Lago di Garda i talenti della robotica hanno testato il loro sottomarino

Un successo il test del prototipo costruito dai cinque studenti dell'istituto di Treviso grazie alla startup trentina della robotica Witted nell’ambito di “WitLab Summer Academy”

TREVISO Sabato è terminato lo stage presso l’Academy di Robotica degli Space Lions per i cinque studenti trevigiani tra i 17 e i 18 anni che lo scorso gennaio si sono aggiudicati la prestigiosa NASA Challenge “Zero Robotics” con un codice informatico per la simulazione del carotaggio degli asteroidi. Sulle sponde del Lago di Garda i talenti della robotica hanno testato il loro sottomarino, costruito in sole due settimane, durante l’edizione estiva del WitLab Summer Academy, percorso estivo di Robotica organizzato da Witted e sostenuto da UAHUU assieme a BITROCK e WE PLAY.

Portare la loro esperienza dalla stazione orbitale alla terra è un obiettivo non privo di difficoltà, a causa delle notevoli differenze che ci sono tra il nostro pianeta e lo spazio. Di qui la ricerca di un mezzo alternativo al drone della NASA, l’incontro con Witted e l’ipotesi disviluppare un drone sottomarino con caratteristiche simili a quelle delle Spheres. “Questo perché – spiega il cofondatore della startup, Andrea Saiani – l’acqua è l’ambiente più simile allo spazio che abbiamo sulla terra, l’habitat naturale dove la gravità è contrastata dalla spinta di galleggiamento. Nel mare inoltre, proprio come in orbita, registriamo un’assenza di collegamento dati e possiamo programmare il prototipo affinché mantenga la posizione anche a motori fermi. Se spegnessimo l’alimentazione di un drone in volo, invece, questo cadrebbe subito a terra a peso morto”. A tal fine, è messo a disposizione degli studenti trevigiani un drone sottomarino sviluppato da Witted per il monitoraggio della fauna e della flora acquatica e il know-how per convertirlo in una piccola navicella subacquea, oggi al varo nel Lago di Garda.

UAHUU presente a questi primi test sul prototipo, ha chiesto ai ragazzi quali sfide hanno dovuto affrontare in questi giorni. Risponde Luca Fabbian, capitano degli Spacelions, a nome del gruppo: “Il poco tempo a disposizione è stata la sfida nella sfida, concentrare il lavoro in due settimane ci ha permesso ci comprendere che tipo di sfide affronteremo nel mondo del lavoro ed universitario". 

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