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Manuel Bortuzzo e la visita di Lele dei Negramaro, quando "i leoni si associano"

E' andato a fargli visita alla Fondazione Santa Lucia, dove Manuel è impegnato nella riabilitazione dopo gli spari di quella maledetta notte di febbraio

"I leoni si associano” e non potrebbe esserci didascalia più bella per la foto di Manuel Bortuzzo e Emanuele Spedicato, in arte Lele, pubblicata nella mattina di oggi su Facebook da papà Franco. A poco più di un mese da quel maledetto proiettile che ha cambiato per sempre la vita del nuotatore trevigiano, Manuel ha ricevuto la visita del chitarrista dei Negramaro presso la Fondazione Santa Lucia dove da qualche giorno ha avviato la riabilitazione. 

Manuel e Lele, due leoni che combattono per tornare più forti di prima

Manuel e Lele sono vicini, sorridono alla vita e la “prendono a morsi” nonostante gli scherzi beffardi che il destino ha riservato ad entrambi. Lo scorso mese di settembre, Lele è stato colpito da un ictus, milioni di fan del gruppo pugliese e non solo, hanno tenuto il fiato sospeso ma lui ha dimostrato di essere più forte della disgrazia che lo aveva colpito. A gennaio la sua prima apparizione in pubblico, in un video insieme alla band pubblicato sui social, la riabilitazione e le cure faranno il resto e il “leone” continua a combattere. 

Gli spari all'Axa e l'obiettivo di Manuel: "Tornerò più forte di prima"

Erano trascorse da poco le 2, la notte del 3 febbraio, quando Manuel è stato raggiunto al fianco da un colpo di pistola dopo aver trascorso la serata in un pub di piazza Eschilo, all’Axa. Da quel momento la sua vita è cambiata, Manuel non camminerà più a causa della lesione al midollo provocata dal proiettile. Ma la promessa del nuoto italiano ha dimostrato fin da subito di avere la forza di un leone, come dice papà Franco, e proprio nei giorni scorsi è tornato in vasca perché adesso l’unico obiettivo è tornare più forte di prima”.

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