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Dalla Marca alla Nasa: ingegnera trevigiana in finale ai premi Issnaf

Manuela Girotto, 35 anni, oltre a essere research scientist per la Nasa è tra i finalisti dei premi Issnaf, riconoscimento assegnato ai migliori giovani italiani in Nord America

C’è chi sta lavorando alla costruzione di un computer quantistico in una delle pochissime aziende al mondo in grado di farlo, chi ha contribuito alla scoperta dell’origine dei misteriosi neutrini cosmici, nell’universo profondo, e chi sta sperimentando terapie innovative per curare il cancro e la leucemia. Scorrere le storie dei 15 finalisti degli Issnaf Awards significa fare un viaggio tra eccellenze spesso poco conosciute in Italia, ma che tengono alto il nome della nostra ricerca negli Stati Uniti e in Canada. 

Tra i finalisti di quest'anno ci sarà anche Manuela Girotto, 35 anni di Treviso, laureata in ingegneria ambientale all'Università di Padova e research scientist per la Nasa, dove si occupa di "hydrologic data assimilation". Studia le acque della Terra attraverso i dati e le immagini raccolti dai satelliti per prevedere e studiare i fenomeni meteo. In particolare analizza le cosiddette groundwater, le acque sotterranee indispensabili per l'irrigazione dei campi, il rifornimento delle reti idriche cittadine o i processi industriali. «Uno dei miei ultimi studi - spiega - riguarda l'India. Grazie all'utilizzo dei satelliti è possibile stabilire dove sono collocate le falde acquifere e in che misura e perché si esauriscono al di sotto della superficie terrestre». Il 22 e 23 ottobre, nel corso dell’evento annuale di Issnaf all’ambasciata italiana di Washington, che gode dell’alto patronato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, saranno premiati i 5 migliori giovani italiani, nei cinque premi tematici: Paola Campese Award per la ricerca sulle leucemie; IBM-Bio4Dreams Award per la ricerca in medicina bioscienze scienze cognitive, Anna Maria Molteni Award per la matematica e la fisica, Franco Strazzabosco Award per l’ingegneria, ISSNAF Award for Young Investigators in scienze ambientali, astrofisica e chimica. È già deciso invece chi si aggiudicherà il Life Achievement Award 2018: andrà a Emilio Bizzi, neuroscienziato nato nel 1933 a Roma, ricercatore e docente al Massachusetts Institute of Technology, il “premio alla carriera” di ISSNAF. Le ricerche di Bizzi, che per anni è stato presidente dell’American Academy of Arts and Sciences, riguardano il modo in cui il cervello elabora e traduce le “intenzioni di movimento” in effettivi e dettagliati comandi ai muscoli.

«La ricerca, la scienza, la tecnologia, l’innovazione e il costante anelito a conquistare nuove frontiere della conoscenza fanno da sempre parte del patrimonio genetico degli italiani – è il commento dell’ambasciatore dell’Italia negli Usa Armando Varricchio –. L’Issnaf, che quest’anno festeggia il decennale della nascita, con i suoi oltre quattromila iscritti rappresenta un’istituzione di riferimento per i numerosi italiani che decidono di compiere studi e ricerche in Nord America. Il ruolo della Fondazione è stato ed è fondamentale per rafforzare i legami e i contatti tra le due sponde dell’Atlantico nei settori della ricerca e della scienza e per mettere in luce con il pubblico americano il ruolo di primaria importanza svolto in questi campi dai cittadini italiani, ovunque e ad ogni livello in Nord America».

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