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«La scuola, il lavoro, la cultura sono dei laboratori di integrazione»

Il discorso di Dieng, segretario della Federazione Touba Treviso, durante la festa della comunità senegalese dello scorso 21 giugno a Mareno di Piave

L'associazione Culturale "Touba Veneto" che riunisce la comunità senegalese della marca, lo scorso 21 giugno, come ogni anno, ha rinnovato l'incontro con le autorità istituzionali, amministratori locali e le autorità ecclesiastiche. Questo anno per la seconda volta si è svolto presso la Polisportiva di Mareno di Piave. Erano presenti numerosi soci dell'associazione, simpatizzanti ed invitati. Tra gli ospiti anche i rappresentanti della Diocesi di Treviso, don Bruno Baratto, don Giuseppe Geremia, oltre a Sergio Capra, assessore alle attività produttive e all'ambiente del comune di Mareno di Piave e Floriano Zambon, assessore con delega ai flussi migratori del Comune di Conegliano oltre a Ndango Seck, deputato per i Senegalesi dell'estero.

Dieng

Il discorso di Dieng, segretario Federazione Touba Treviso: «Gentili Signore e signori desidero rivolgervi un cordiale saluto, un caloroso benvenuto. La vostra presenza attesta quanto sostenete l'interazione e l'inclusione dei popoli. Doveroso ringraziare le autorevoli persone ed istituzioni che offrono contributi concreti e fattivi per una migliore convivenza ,promuovono il confronto per esplorare nuovi percorsi utili per la dignità umana, il rispetto nella diversità. Le istituzioni aiutano, facilitano l'inserzione nella realtà Italiana ma l'immigrato che intende condividere lo stesso spazio nel paese di residenza deve esprimere la sua volontà d'integrazione intersoggetiva senza volere stravolgere il sistema che quel paese ha edificato per favorire suo diritto di cittadinanza senza rinnegare la sua identità. La scuola, il lavoro, la cultura sono dei laboratori di integrazione ove c'è anche il dovere di essere responsabili e di dotarsi di etica civile. Questo incontro con Serigne Mame Mbacke rinnova la nostra ambizione di essere e di continuare ad essere il volano, il fulcro sul quale girano la pace, l'amore, la solidarietà, il rispetto delle regole socio culturali Italiane. Cari invitati la vostra presenza dimostra che queste prerogative sono state comprese e condivise. Il nostro compito è di ricercare il confronto pronubo di idee e di soluzioni utili al rilancio del diritto umanitario sinonimo di una dinamica che conduce a farsi prossimo degli altri per condividere un mondo più giusto. Un ringraziamento sincero e doveroso a Serigne Mame Mor Mbacke per la sua contribuzione allo sviluppo economico ,sociale,intellettuale del Senegal. Ha istituito dei progetti d'inserzione dei rimpatriati e dei programmi di dissuasione all'immigrazione clandestina con dei centri di sensibilizzazione, di formazione e d'impiego. Ha rivalorizzato gli istituti “El hazzar” di tutti i gradi scolastici ereditato dal suo padre, ha costruito una delle più grande università dell'ovest Africa (Università Cheikh Ahmadou Bamba) a Touba. Serigne Mame Mor Mbacke sulle orme del suo compianto padre Serigne Mourtalla Mbacke (1921-2004) quotidianamente opera per l'interazione dei popoli, la tutela dei diritti umani, il trionfo della fratellanza sull'odio, l'ostilità e la paura. Come nei concetti della “KHITMA” di Serigne Touba suo nonno fondatore della confraternita “MURID” che sono: Lo sforzo collettivo per la promozione sociale ,la convergenza patriottica, il culto sincero nella civiltà del diritto e del dovere, il lavoro, la formazione, l'educazione, la responsabilità, il rispetto. Un ringraziamento sincero a tutti gli invitati, a tutti i soci, a tutte la associazioni, a tutta la comunità Senegalese per la loro collaborazione, all'amministrazione comunale, al polisportiva,la protezione civile di Mareno di Piave».

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