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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Pederobba

"Meravigliosi maestri", per reinventare, tutelare e rilanciare i mestieri d’arte e la figura dell’artigiano

I Comuni di Pederobba e Montebelluna, insieme ai professionisti di SPI, a fianco degli artigiani nella sfida con il futuro

Le imprese artigiane stanno diminuendo drasticamente: è il paradosso di un territorio ricco di artigianato di eccellenza, che lascia andare un patrimonio di conoscenze senza prendere provvedimenti per invertire la rotta. In un mondo che cerca sempre più la manifattura made in Italy e l’eccellenza artigiana, le produzioni su misura, le lavorazioni personalizzate, tramandate da generazioni, il risultato è controtendenza. Questi i temi trattati da “Meravigliosi Maestri”  evento in scena nei comuni di Montebelluna e Pederobba come momento di riflessione per restituire centralità all’artigianato sia come forza economica fondamentale sia come patrimonio di valori e di conoscenze. 

Il progetto, nato dalla collaborazione fra Comune di Pederobba e Montebelluna, Confartigianato AsoloMontebelluna e SPI – Studi Professionali Integrati, accende i riflettori sulla questione. Una proposta, rivolta soprattutto ai giovani, alle scuole, ma anche alla politica e a tutta la pubblica opinione, ad intervenire, a collaborare, in maniera coordinata e sinergica prima che sia troppo tardi per salvare un patrimonio indennitario straordinario. "Con questa iniziativa – parla Fausto Bosa, Presidente di Confartigianato AsoloMontebelluna – è nostra volontà riaccendere i riflettori su una questione che da anni investe il nostro territorio, ovvero il mancato rinnovo di una nuova generazione di giovani artigiani, pronta a sporcarsi le mani. isicamente le mani. È opportuno scardinare questo immaginario collettivo che porta i giovani a focalizzarsi verso un impiego da colletti bianchi, spinti talvolta dalle volontà di genitori e della scuola. Sappiamo bene che l’istruzione e la cultura sono prioritarie, ma l’artigiano di oggi è proprio il mix di tutto questo saper fare e cultura”.

“Il nostro territorio” afferma Fabio Maggio, Consigliere Comunale ed organizzatore dell’evento “è stato segnato da una profonda crisi bancaria economica e sociale, che ne ha ridisegnato le prospettive. Eppure nelle nostre zone industriali si sono sviluppate eccellenze artigiane che esportano prodotti in tutto il mondo, segno di una categoria rediviva che affronta la globalizzazione a testa alta. Dobbiamo ripartire dalle eccellenze per ridisegnare un modello di sviluppo, che metta al centro l’artigiano. Un artigiano memore del passato e dei suoi valori ma in grado di essere protagonista nel mondo dell’industrializzazione globale, attraverso l’unicità dei prodotti, il sapere secolare, la tradizione dell’eccellenza”.

Su queste basi è stato ideato un programma ricco di eventi che si sono svolti tra Pederobba e Montebelluna, convegni e dibattiti nelle scuole a cui hanno partecipato oltre 200 studenti degli istituti montebellunesi rapiti dal racconto di 8 giovani artigiani dai percorsi più disparati (un armaiolo, un mastro birraio, un liutaio e molti altri). “I ragazzi sono rimasti letteralmente rapiti dal racconto di questi giovani maestri che non esito a definire eroi” afferma Claudio Borgia assessore all’istruzione di Montebelluna, “fare impresa oggi con la passione bruciante che ho visto in quei ragazzi sembra impossibile. E’ proprio per riaccendere quella scintilla, far scoprire questo mondo che abbiamo creduto che i principali destinatari di questa iniziativa dovessero essere proprio gli studenti. Troppo spesso infatti, negli ultimi anni i percorsi formativi si sono allontanati dalla prospettiva del mondo del lavoro. Iniziative come queste hanno il preciso scopo di avvicinare i ragazzi ai mestieri che caratterizzano l’identità del nostro territorio e ne hanno segnato lo sviluppo economico. Oggi più che mai è necessario far incontrare la grande preparazione delle giovani generazioni con il “sapere nelle mani” che ha segnato la rivoluzione industriale del Nord-Est, per non perdere un patrimonio identitario straordinario”.

“Abbiamo fortemente voluto sostenere questa iniziativa” afferma l’avvocato Francesco Sernaglia, dello Studio Legale Sernaglia Caverzan e Associati, partner dell’evento insieme a Studi Professionali Integrati “il principio con cui è nata la nostra realtà professionale è proprio quello di una virtuosa dialettica con il territorio. Un territorio che oggi vive un momento di profonda trasformazione sul piano sociale ed economico. Di fronte a questa sfida come professionisti non riteniamo di poter stare in disparte ed abbiamo voluto dare il nostro fattivo contributo lanciando alcune proposte e suggerendo strumenti concreti per valorizzare il patrimonio inespresso delle imprese artigiane". Proprio in un convegno tenutosi lo scorso sabato infatti di fronte ad oltre 200 associati, professionisti, categoria e politica si sono confrontanti per disegnare il futuro del distretto artigiano trevigiano, due i temi emersi: la formazione, attraverso un mutato rapporto con i percorsi formativi, la tutela del sapere artigiano, particolarmente difficile da definire e difendere di fronte alla tigre cinese.  Al termine si è svolta la premiazione dei Maestri Artigiani che hanno cessato l’attività. Fino a domenica prossima invece sarà aperta presso la sede dell’ex tribunale montebellunese una mostra in cui ammirare le lavorazioni degli artigiani del territorio ma anche provare a realizzarle attraverso workshop prenotabili online.

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