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Sabato l'assegnazione dei premi "Rotonda di Badoere"

A ricevere i riconoscimenti saranno Adriano Amici, Claudio Caldonazzi, la friulana Libertas Ceresetto Pratic Danieli e il giornalista e scrittore genovese, Marco Pastonesi

Sabato 17 novembre il prestigioso Premio Rotonda di Badoere vivrà una giornata particolarmente importante non soltanto per i personaggi che riceveranno gli ambiti riconoscimenti ma anche dal punto di vista storico in occasione dei festeggiamenti per il 25° anno di vita. Un appuntamento che sin dalla sua nascita, avvenuta nel lontano 1991 grazie ad un gruppo di amici appassionati di ciclismo di Badoere di Morgano e di Montebelluna guidato da i compianti Orlando Guerra, Roberto Voltan e Rino Gobbato (ripreso da Daniele Rostirolla e da Giovanni Zanatta) rappresenta una importante gratificazione soprattutto nei confronti di quanti operano "dietro le quinte" per il bene dei giovani e del ciclismo e non hanno grandi visibilità. A ricevere i riconoscimenti per il 2018 saranno l'emiliano ex professionista e organizzatore di grandi gare, Adriano Amici (Premio Nazionale), il trentino Claudio Caldonazzi (riservato ai Direttori Sportivi del Triveneto), la società friulana Libertas Ceresetto Pratic Danieli (Organizzazioni Sportive) e il giornalista e scrittore genovese, Marco Pastonesi (Giornalismo Sportivo-Memorial Adriano Morelli). La cerimonia è stata programmata alle ore 11 nell'Aula Magna delle Scuole Elementari "Guglielmo Marconi" di Badoere di Morgano, in via A. De Lazzari. Un premio che può vantare un albo d'oro invidiabile se si considerano i personaggi che in un quarto di secolo lo hanno ricevuto. Tra loro, solo per citarne alcuni, Vendramino Bariviera e Cipriano Chemello nel 1993, Armando Zamprogna (1998), Rino De Candido (2003), Franco Ballerini (2006), Ercole Baldini (2010), Mario Valentini (2011), Alfredo Martini (2012) e Franco Vita e Silvio Martinello (2016). Nel 2017, invece. furono premiati Edoardo Salvoldi (Premio Nazionale), Silven Perusini (Direttore Sportivo del Triveneto), Borgo Valsugana (Organizzazioni Sportive) e Giacinto Bevilacqua (Giornalismo).

Alla cerimonia interverranno, tra gli altri, i vertici della Federazione Ciclistica Italiana e le varie autorità. La commissione del Premio Rotonda di Badoere è presieduta dall'irriducibile e dinamico Sindaco di Morgano, Daniele Rostirolla, ed è composta dal Consigliere Federale Fci, Bruno Battistella, dall'ex responsabile della Struttura Tecnica Regionale del Veneto, Ennio Benedet, dal Commissario di Gara Uci, Celeste Granziera, da i Presidenti della Federciclismo dell'Alto Adige/SudTirol, Antonio Lazzarotto e del Veneto, Igino Michieletto, dall'ex Sindaco di Morgano, Giuliano Pavanetto, dal responsabile della Struttura Tecnica del Veneto, Mario Penariol, dal Presidente dell'Uct Montebelluna, Giovanni Zanatta e per la stampa da Mario Guerretta e da Francesco Coppola.

Chi sono i premiati:

ADRIANO AMICI Da corridore dilettante è  stato un ottimo velocista totalizzando sessanta successi. E' stato professionista dal 1969 al 1972 senza, però, assaporare la gioia di una vittoria. Nel 1970 prese parte al suo unico Giro d'Italia ma non riuscì a concluderlo. Massimo risultato da lui ottenuto è stato il secondo posto nella Coppa Sabatini del 1971 alle spalle di Roberto Poggiali. La sua, come ama ricordare, è una storia simile a quella di altri ragazzi che promettevano mare e monti e che poi nella massima categoria non si sono ripetuti. Amici, inoltre, è stato al fianco di tanti campioni come Merckx, Gimondi, Adorni e Bitossi. Grandi capitani che, sotto certi aspetti, tarparono le ali ad uno che tra l'altro non possedeva i mezzi per recitare la parte del gregario. Smise di correre a 29 anni e si mise a completa disposizione del padre nell'officina meccanica dove si riparavano e si vendevano biciclette. Un'azienda prosperosa, ceduta nel 1998, perché Adriano aveva altri obiettivi in mente come quello di diventare a tempo pieno un organizzatore di corse, nonché un pubblicitario di attività sportive. Scopo raggiunto con la soddisfazione di tornare in un ambiente dove riuscì ad affermarsi. Attualmente è l'organizzatore del Giro dell'Emilia, del Trofeo dell'Etna, della Coppi e Bartali, della Due Giorni Marchigiana e del Trofeo Beghelli. Ha anche un grande sogno da realizzare; quello di restituire al glorioso Giro dell'Emilia (nato nel 1909 e vinto da Girardengo, Coppi, Bartali e da tanti altri grandi campioni) un ruolo di primaria importanza in considerazione che appartiene a quel gruppo di gare che non possono superare i 200 km.

CLAUDIO CALDONAZZI E' nato a Trento il 13 dicembre 1967 e risiede a Romagnano. E' contitolare del Ristorante-Pizzeria "Smorza" situato nella stessa località. E' direttore sportivo di secondo livello ed ha praticato il ciclismo dalle giovanili difendendo i colori della "Forti e Veloci" (nel 1981), del "Vc Trentino" (1983), del "Lizzanella" (1984), della" Cassa Rurale Villazzano" (1985), della "TrentinaLatte" (1986), della "Vivo Supermercati" (1988), del "Vc Bassano 1892” (1989) e dell'"ArredoHouse" (1990). Dal 2006 al 2010 è stato consigliere e dal 2011 Direttore Sportivo; categoria che gli ha consentito di ottenere brillanti risultati.

LIBERTAS CERESETTO La gloriosa compagine friulana fu fondata nel 1963 da un gruppo di sportivi appassionati di ciclismo della zona di Martignacco ed in oltre 50 anni di storia ha avvicinato allo sport del pedale centinaia di atleti ed atlete, favorendo la loro formazione. Diversi sono stati gli atleti che hanno indossato la maglia della Libertas Ceresetto e che poi hanno fatto del ciclismo la loro professione. Tra loro spiccano Walter Delle Case, Mario Condolo, Fabio Masotti (olimpionico a Pechino su pista nell'americana), Alex Buttazzoni (più volte campione italiano su pista), Elena Cecchini (più volte campionessa italiana ed europea su pista e strada e recente iridata nella cronosquadre a Innsbruck) e Matteo Fabbro (neo professionista con la KatushaAlpecin). Nella scuola del team di Ceresetto si sono formati anche dirigenti e tecnici che hanno avuto importanti incarichi a livello regionale e nazionale. Tra loro Carlo Mesaglio, Luigi Puppo, Franco Fioritto, Luca Cecchini, Danilo Moretuzzo e lo stesso Fabio Masotti. Per quanto riguarda l'aspetto organizzativo, tantissime sono state le gare organizzate, dalla categoria giovanissimi alla juniores, tra cui vari campionati regionali e provinciali e due nazionali Libertas, Ente di Promozione Sportiva alla quale la società di Ceresetto è affiliata dalla sua nascita. Il sodalizio organizza annualmente tre gare per la categoria giovanissimi, due per esordienti e per allievi. Le più importanti sono il Gp Festa della Mamma giunto quest'anno alla 34^ edizione ed il Memorial Bruno Orioli giunto alla 19^. Quest'anno, dopo due di mancata organizzazione da parte della società, la Fci nazionale ha assegnato alla Libertas Ceresetto l'organizzazione del 54° Giro Ciclistico Internazionale della Regione Friuli-Venezia Giulia per Under 23 ed Elite che si è stato articolato in tre tappe. Un enorme impegno che il team è riuscito ad onorare al meglio grazie alla collaborazione delle varie società ciclistiche friulane. Diversi sono stati i riconoscimenti ricevuti. Il più importante fino ad ora la Stella d'Argento del Coni al Merito Sportivo nel 2012; mentre quella di bronzo era stata assegnata nel 2006. Dalla fondazione ad oggi la Libertas Ceresetto ha organizzato circa 300 gare per le diverse categorie, nelle specialità strada e fuori strada (per oltre un ventennio dalla fine degli anni Sessanta a metà dei Novanta fu organizzato il Trofeo Nazionale al Fogolar di Ciclocross). Ha tesserato circa 350 atleti da giovanissimi agli Under 23. Il club di Ceresetto in oltre mezzo secolo di vita ha avuto solo quattro presidenti: Carlo Mesaglio, il compianto Cav. Idreno Mattiussi scomparso da un paio d'anni, Luigi (Brunetto) Puppo e quindi l'attuale, Andrea Cecchini.

MARCO PASTONESI E' nato a Genova il 27 agosto 1954 ed è un giornalista e scrittore. E' stato a lungo editorialista del quotidiano "La Gazzetta dello Sport" dove ha lavorato fino al 30 giugno 2015. Specializzato in rugby e ciclismo è una delle "penne ufficiali" del Giro d'Italia e di altre manifestazioni ciclistiche internazionali. I suoi articoli hanno sempre avuto un risvolto umano oltre che tecnico e spesso hanno narrato storie di vita di atleti famosi o anche di semplici gregari. Ha intervistato campioni e uomini famosi legati allo sport. Pastonesi, già rugbista e ciclista, è autore di diverse pubblicazioni sullo sport tra cui: Meo volava. Avventure e sventure di Venturelli (su Romeo Venturelli), La leggenda di Maci (su Mario Battaglini), Il terzo tempo e In mezzo ai Pali. Quest'ultimo vinse il premio Ussi-Coni 2002 per i migliori racconti di sport. Ha seguito 12 Giri d'Italia, 9 Tour de France e un'Olimpiade, ma anche due Giri del Ruanda e uno del Burkina Faso. Ai suoi sport preferiti ha dedicato diversi libri, tra cui "Gli angeli di Coppi", "Il diario del gregario", "La corsa più pazza del mondo", "Ovalia. Dizionario degli AllBlacks" e "Pantani era un dio". Insieme a Giorgio Terruzzi ha scritto anche due libri di battute e aforismi sul calcio e, in generale, sullo sport.

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