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Nazione Rom diffida Zaia, Salvini e i sindaci della Marca

Dopo l'aggressione al sindaco Precoma di Caerano San Marco, l'associazione di Rom, Sinti e Caminanti passa al contrattacco con una diffida formale ai tribunali di Roma e Treviso

Dopo i fatti dello scorso 13 agosto, nel Comune di Caerano di San Marco, Nazione Rom aveva espressamente richiesto un incontro finalizzato al pieno rispetto delle leggi nazionali ed europee ed all'implementazione territoriale di quanto sottoscritto dall'Italia con le autorità di Bruxelles.

Condannando sempre con fermezza lo scontro fisico, avvenuto tra il sindaco Gianni Precoma e la famiglia del signor Giuseppe Kaaris, nella giornata di Ferragosto, l'associazione ha inviato una formale diffida al Governatore del Veneto, Luca Zaia, ai sindaci della provincia di Treviso e al Ministro dell'Interno Matteo Salvini, chiedendo il rispetto degli accordi quadro strutturali europei, della Strategia Nazionale di inclusione dei Rom Sinti Caminanti ed il corretto utilizzo dei Fondi Strutturali finanziati dalla Commissione Europea, all'Italia, nel periodo 2014 – 2020. Il documento è stato trasmesso sia al tribunale di Treviso e Roma, alla Corte dei Conti, Anac–Autorità Nazionale Anticorruzione, Quirinale, Corte Costituzionale, Commissione Europea oltre che Prefettura, Questura e Comando dei Carabinieri locali. Il Governatore Zaia e il sindaco Precoma, entrambi appartenenti al partito della Lega, informati dei recenti sviluppi che hanno portato Nazione Rom a denunciare, lo scorso 1 agosto, il Ministro Matteo Salvini al Tribunale di Roma, non hanno dato alcuna risposta alle richiesta di Nazione Rom che accusa: «Il Governatore Luca Zaia ha completamente omesso di entrare nel merito della richiesta avanzata: la Regione Veneto ha ricevuto dalla Commissione Europea, nell'ambito dei Fondi Strutturali Europei 2014 – 2020, la somma di 1.856.009.110 euro (un miliardo ed 856 milioni di euro). Regione Veneto, Comuni, Ministero dell'Interno, Unar, hanno omesso di implementare la Strategia Nazionale di Inclusione e la sua governance, ricevendo invece, per questo scopo, denaro dalla Commissione Europea per promuovere inclusione sociale, combattere la povertà e ogni discriminazione. Nazione Rom ha quindi diffidato le autorità nazionali, regionali e locali, chiedendo il rispetto delle leggi e regolamenti europei, specificando che RSC sono stati esclusi dai Comitati di Sorveglianza, dalla programmazione dell'utilizzo del denaro pubblico ed il previsto Tavolo di Inclusione non è mai stato ne pensato ne convocato» concludono i vertici dell'associazione.

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