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Sme: siglato il nuovo contratto integrativo aziendale

Giornata storica per lo stabilimento di Susegana che ha chiuso un importante accordo sperimentale che garantirà maggiori vantaggi e importanti garanzie a circa 150 lavoratori

E’ come un vestito realizzato su misura il nuovo contratto integrativo aziendale siglato per la sede di Susegana della Sme, storico marchio che dagli anni ’60 arreda ed organizza le abitazioni venete e che, al momento, coinvolge circa 150 lavoratori.

La firma arriva al termine di un percorso iniziato nel 2016 tramite un proficuo confronto con le parti sociali che ha portato l’azienda ad introdurre nuovi “strumenti di flessibilità” organizzativa. Questo importante accordo si colloca nel contesto normativo della legge di stabilità 2016 ed è stato firmato da Sme di Susegana con Unascom-Confcommercio, Rsu e Fisascat-Cisl Belluno Treviso. L'intesa durerà fino al 2020 e potrà essere rinnovata. Due sono i pilastri su cui poggia questo accordo, particolarmente innovativo nei contenuti. Si tratta del “sistema premiante” in azienda: ossia l’opportunità, per tutti i lavoratori, di avere un premio di produttività/redditività legato al raggiungimento del “budget” ed alle performance del punto vendita e la conseguente possibilità per il lavoratore di scegliere di trasformare in tutto o in parte il proprio premio in “servizi di welfare” per se stessi e per i propri famigliari.

«Un accordo - spiegano Luca Bertuola e Diego Morao, referenti dell’area lavoro di Confcommercio che hanno seguito tutte le fasi della contrattazione- che fa da apripista e che organizza il lavoro domenicale, collocandolo entro l’ambito ben definito delle otto domeniche del periodo natalizio (da novembre a gennaio), esplicita in maniera coerente il concetto di produttività/redditività per settori merceologici (settore elettrodomestico, settore bazar, settore mobile), identificando nel dettaglio i parametri per la determinazione del premio ed il significato di raggiungimento del “budget ” ed apre al nuovo welfare, incidendo in tal modo sulla qualità della vita dei lavoratori e dei loro famigliari e contribuendo così all’evoluzione dell’economia circolare che incentiva i servizi e che guarda ad uno scenario nuovo, improntato a sinergie virtuose che rispondono a bisogni specifici dei lavoratori e delle rispettive famiglie». «Ampi i capitoli dell’accordo integrativo che - ha confermato Paolo Anastasia, direttore del personale Sme spa – improntato al tema della flessibilità e della valorizzazione del merito, integra e supera gli accordi di produttività precedenti del 2016 e 2017 che prevedevano già la possibilità di applicare la tassazione agevolata al premio, ed introduce il welfare aziendale, un “salto logico” che, per il dipendente che sceglie questa formula, consente di ottenere un beneficio pari al 100%».

Ciò significa che mille euro di welfare, non tassati e non contribuiti, diventano “valore” spendibile subito nei servizi più diversi, dalle spese per scuola ed istruzione, al trasporto pubblico, cure mediche, spese per colf e badanti, attività sportive, previdenza complementare e molte altre utilità che, nel caso di Sme spa, fanno riferimento alla piattaforma TreCuori spa, scelta perché offre la maggiore opportunità di spesa e diventa un vero “attivatore economico”. «Il valore di questo accordo - afferma Edoardo Dorella, segretario generale Fisascat Cisl Belluno Treviso - è rappresentato dalla volontà delle parti che si sono impegnate nel confronto e che hanno saputo coniugare le necessità dell’azienda alle istanze dei lavoratori, dimostrando che, attraverso la contrattazione aziendale, è possibile potenziare la produttività, garantire un miglior servizio al cliente e aumentare la redditività dell’impresa, trovando soluzioni sia di conciliazione vita-lavoro e che di sostegno attivo al salario attraverso il welfare. Questo accordo dimostra inoltre che, riguardo alla tanto dibattuta questione del lavoro domenicale, la strada per risolvere il problema è, ancora una volta, quella della contrattazione: in Sme lo abbiamo risolto perché con un accordo abbiamo stabilito che si lavora solo otto domeniche all’anno, programmandole e concordandole». «Il caso di Sme spa- conclude il vicepresidente di Confcommercio Federico Capraro- è un modello di concertazione territoriale che dimostra non solo il consolidato funzionamento delle relazioni sindacali, ma anche la validità dell’impulso innovativo offerto dalle parti sociali che si trasforma in una migliore qualità di vita per una consistente fetta di lavoratori che approcciano il proprio reddito di lavoro in un modo più moderno, proiettato al futuro ed anche al risparmio. Finalmente l’introduzione del welfare, che Confcommercio ha interpretato garantendo fin da subito l’accesso alla piattaforma TreCuori, diventa parte integrante del nostro tessuto imprenditoriale e lavorativo, parte di una comunità che si sta modernizzando e che guarda alla coesione sociale come ad un valore, pur sotto i colpi di un costo del lavoro alto e di un post- crisi che ha restituito stili di vita sobri e prudenti e ben diversi da quelli del decennio precedente».

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