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Un nuovo teatro per Montebelluna: trovata l'intesa in Comune

La maggioranza e il Partito Democratico cittadino hanno raggiunto un primo accordo per la realizzazione di un nuovo teatro comunale in collaborazione con Banca Intesa

Nei giorni scorsi si è sviluppato un dialogo importante tra l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco ed Gruppo PD-Il Futuro Adesso e il consigliere Norma Marcuzzo dopo aver preso atto che la proposta di Banca Intesa è finalizzata alla realizzazione di un nuovo teatro comunale in città.

Commenta il capogruppo del Pd-Il Futuro adesso, Davide Quaggiotto: «Dopo aver discusso la questione come consiglieri e dopo aver affrontato l’argomento come partito, partendo dal presupposto che i 5 milioni erogati da Intesa Sanpaolo sono vincolati solo per il teatro, abbiamo deciso di porre all’amministrazione due questioni imprescindibili per poter sostenere l’operazione. La prima riguarda la sostenibilità economica dell’opera che dovrà essere un teatro che funziona in economia; la seconda, invece, concerne il coinvolgimento degli attori culturali, sociali e dei cittadini più in generale, già a partire dalla stesura del progetto di fattibilità. Il coinvolgimento di chi poi potrà usufruire di questa struttura è fondamentale perché possa essere vissuta e percepita come opera dei cittadini. A questo scopo la tipologia di fondazione che si intende istituire, e della quale si avrà modo di discutere più approfonditamente come consiglieri nel corso dei prossimi mesi, va in questa direzione. Si parla infatti di fondazione di partecipazione. Ma, al di là di questo, abbiamo riscontrato che la necessità di coinvolgere la cittadinanza è pienamente condivisa. Per noi è altresì importante che il sindaco condivida l’idea di portare a compimento il recupero di Villa Pisani con l’obiettivo di futuro di pensare ad un unico grande polo museale in tale contesto. Storicamente, da sempre, si parla della possibilità di realizzare un teatro a Montebelluna, e condividere questo progetto serve perché possa diventare una struttura di tutti. Infine, dimostra che si può fare politica anche dialogando nonostante le diversità».

Il sindaco, Marzio Favero, aggiunge: «E’ stato un dialogo costruttivo, quello con i consiglieri del Pd, all’insegna della franchezza. Sul tema del completamento del restauro di Villa Pisani non posso che concordare, poiché la mia amministrazione ha già portato avanti uno sforzo importante per il recupero del corpo storico centrale e più pregiato che ospita il MeVe e dell’ala ad est. L’idea poi di realizzarvi il polo museale entra in una visione strategica per la valorizzazione dell’intero Montello. Così come c’è piena convergenza sul fatto che il teatro dovrà essere una struttura essenziale, resiliente agli usi di diverse tipologie di target e dovrà essere adeguato per ospitare diverse tipologie di eventi, non solo gli spettacoli teatrali in senso stretto, ma anche eventi musicali, mostre, feste per i giovani, piccole esposizioni di qualità, ect. Per questo pensiamo ad una struttura spartana, in classe energetica A, ovverosia con ridottissimi costi di gestione. In accordo con l’Agenzia delle entrate e Intesa Sanpaolo, il soggetto gestore prescelto sarà una fondazione di partecipazione, cioè quell’istituto giuridico che consente di coinvolgere in un rapporto di partenariato il pubblico ed il privato a titolo diverso, non solo in termini di contributi finanziari, ma persino di fornitura di beni e servizi. Un artigiano elettricista, per esempio, potrebbe offrire il suo contributo garantendo le piccole manutenzioni della struttura. Senz’altro tutte le associazioni, non solo quelle culturali, saranno coinvolte fin dalla fase del progetto preliminare proprio perché il nuovo teatro dovrà essere costruito su misura anche per loro affinché lo possano sentire come una casa da vivere e da far vivere. Un progetto come questo deve essere un’istanza collettiva o, se preferiamo, recuperando una formula storica, dovrà essere un teatro sociale ed apprezzo molto che un confronto leale tra maggioranza, il gruppo il PD-Il Futuro adesso ed anche il consigliere Norma Marcuzzo si sia concluso con un accordo che privilegia il bene comune». Concludono i capigruppo di maggioranza Adalberto Bordin (Lega), Lucrezia Favaro (Fratelli D’Italia) e Sara Renosto (Montebelluna Futura): «Siamo soddisfatti il gruppo consiliare Pd-Il futuro adesso e la consigliera Norma Marcuzzo si siano confrontati lealmente ed abbiano condiviso l’obiettivo del teatro. Questo è un progetto molto importante per la nostra città, per le tante associazioni del territorio, per i cittadini, riteniamo perciò che per realizzarlo sia fondamentale la collaborazione e la condivisione tra tutti i soggetti interessati. Stiamo scrivendo assieme una bella pagina di politica vera».

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