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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Farra di Soligo

Festa a sorpresa: il paese rende omaggio al Bersagliere reduce di guerra

Sabato 30 marzo l'appassionato di storia Mattia Perencin ha voluto rendere omaggio a Rino Bubola bersagliere di Farra di Soligo omaggiato per l'occasione da cittadini e istituzioni

Si è tenuta sabato 30 marzo a Farra di Soligo, una toccante quanto significativa cerimonia “quasi familiare” presso l’abitazione di Rino Bubola classe 1922 reduce di Guerra del 3° Reggimento Bersaglieri. 

Organizzatore dell’evento Mattia Perencin, appassionato di storia locale e già autore di due libri sulla Grande Guerra: «sono andato diverse volte a trovare a casa il reduce Rino Bubola per farmi raccontare la sua storia e a raccogliere attraverso delle video interviste i suoi racconti di guerra, la sua è una delle ultime testimonianze viventi di quel periodo a Farra di Soligo, mi sono sentito in dovere di volerlo ringraziare e ho deciso assieme alla famiglia, alla sezione Provinciale e Regionale dei Bersaglieri e al locale gruppo Alpini di Farra di onorarlo nei giusti modi. Abbiamo tenuto a Rino tutto nascosto, non si aspettava una cerimonia così, è stato molto bello ed emozionante sia per noi che per lui». Una storia la sua molto toccante continua Mattia Perencin: «Rino è inviato militare in terra francese con il Reggimento Bersaglieri motorizzati. Rientrato in Italia a Torino proprio l’8 Settembre la caserma dove alloggia viene presa dai tedeschi e Rino Bubola viene catturato e caricato in un treno che lo avrebbe dovuto portare nei campi di prigionia in Germania. La fortuna vuole che lungo il tragitto approfittando di una curva dei binari e del rallentamento del convoglio salta in una scarpata, i tedeschi gli sparano, il treno non si ferma, Rino corre, corre non sa quanto finché esausto si ferma. Poi, con l’aiuto di buona gente, trova il modo di arrivare fino a Vicenza. Qui sale a Monte Berico, Madonna a cui è devoto, e dona tutto quello che ha in tasca: 13 lire. Con altri mezzi di fortuna, tra cui una bicicletta, torna a casa dove si riunosce con la famiglia e con il fratello Ferrucio rientrato anche lui il giorno prima» chiude Perencin. 

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Sabato mattina, Rino Bubola è stato accolto con uno squillo d’attenti e il saluto militare di tutti i presenti, dopo la benedizione e una preghiera del parroco di Farra Don Brunone si è passati alla cerimonia alla quale erano presenti le sezioni dei Bersaglieri di Vazzola, Spresiano, Conegliano e Mareno di Piave con i rispettivi gaglierdetti, il presidente provinciale Cecchetto Mauro e il consigliere nazionale Antonino Antoniazzi, quest’ultimo infatti ha donato a nome della Federazione Regionale dei Bersaglieri d’Italia una pergamena a Rino Bubola e ha ricordato il sacrificio dei moltissimi soldati caduti in entrambi i conflitti mondiali. Presente inoltre una delegazione degli Alpini di Farra di Soligo con il capogruppo Claudio Andreola il quale ha donato a Rino un gagliardetto del gruppo e ha ricordato come sia sempre commovente ascoltare testimonianze come quelle di Bubola, ringraziandolo per lo spirito, la tenacia e la forza che lo caratterizza. Al termine i Bersaglieri hanno intonato una loro canzone accompagnati dal suono della tromba e dall'inno d’Italia. 

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