rotate-mobile
Attualità Montebelluna

Montebelluna, creato al San Valentino un reparto di riabilitazione post terapia intensiva

L'idea è nata dall’ottima collaborazione tra l’Uoc di Rianimazione e l’Uoc di Riabilitazione

«Il rischio è che il paziente che esce dalla terapia intensiva e che deve rispettare un periodo di quarantena non riesca velocemente a recuperare le proprie funzionalità motorie. Per questo l’idea di creare una vero reparto di riabilitazione Covid è subito stata resa operativa grazie ai nostri primari Agostini e Gugelmetto». Così Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana saluta il nuovo reparto creato al San Valentino di Montebelluna, al terzo piano, corpoB, nell’area ex day surgery, nato grazie alla stretta collaborazione tra il primario di Anestesia Rianimazione, Moreno Agostini e il primario di Recupero e riabiilitazione funzionale, Marco Gugelmetto.

 Qui è stata creata anche una palestra ad hoc per i pazienti Covid garantendo dei percorsi dedicati che evitano al 100 per cento ogni contatto tra pazienti Covid e non Covid. «Direi che la collaborazione tra anestesisti, fisiatri e fisioterapisti è stata subito stretta e motivata da grande umanità e senso del dovere – sottolineano in coro i primari Gugelmetto e Agostini – I pazienti che escono dal nostro reparto e dalla terapia intensiva è comprensibile che siano provati a livello muscolare con un declino della forza e della massa muscolare. Per questo abbiamo deciso di seguirli in un percorso riabilitativo specifico tenendoli continuamente monitorati». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Montebelluna, creato al San Valentino un reparto di riabilitazione post terapia intensiva

TrevisoToday è in caricamento