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Montebelluna, sbarcano i totem di orientamento per ipovedenti a Villa Pisani

E’ entrata infatti nel vivo la fase allestitiva del Memoriale la cui inaugurazione è attesa per il prossimo 3 novembre: "Un Memoriale a misura di tutti"

Sono stati installati oggi, venerdì 12 ottobre, nella zona di ingresso principale, i pannelli pensati e realizzati per l’orientamento degli ipovedenti all’interno del Meve, il Memoriale Veneto della Grande Guerra che sta prendendo forma all’interno di Villa Pisani a Biadene di Montebelluna. E’ entrata infatti nel vivo la fase allestitiva del Memoriale la cui inaugurazione è attesa per il prossimo 3 novembre, una data anche simbolica, che anticipa la ricorrenza del 4 novembre con il 100mo anniversario della vittoria della Grande Guerra.

I due pannelli sono stati “donati” dall’impresa Bordignon che in sede di offerta economica ha voluto inserire questi dispositivi per ipovedenti quale offerta migliorativa al proprio intervento edilizio e di restauro di Villa Pisani. Essi, assieme ad una postazione audio fissa posta all’ingresso, andranno rappresentano i primo step nella composizione del pacchetto di materiali informativi e orientamento che in futuro verrano sviluppato per garantire un’accessibilità totale a tutta l’esposizione da parte degli ipovedenti in visita al Memoriale, migliorando l’accessibilità per questa parte di pubblico.

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Realizzati in formato su fondo blu, essi illustrano la planimetria a rilievo con testo in colore bianco e caratteri normali ingranditi a lettura tattile a rilievo e caratteri a rilievo braille in linea con le norme ADA e UNI 8207. Spiega il sindaco, Marzio Favero: “E’ una proposta quella donataci dalla ditta Bordignon davvero intelligente perché va incontro alle esigenze di una parte di pubblico. Tanto più interessante all’interno del Memoriale che ricorda che dal fronte sono tornate molte persone ipovedenti al seguito delle ferite riportate in combattimento e dei guasti prodotti dall’impiego dei gas.

E’ un gesto che vale come contrappasso all’ideologia della perfezione fisica così cara a tutti i fanatici della guerra. Come ha ben scritto l’amico Domenico Mazzoccato nell’opera teatrale “Mato de Guera“ partirono per il fronte pezzi d’uomo e ritornarono uomini a pezzi con una centinaia di migliaia di mutilati italiani. Fra gli obiettivi progettuali quello di avere uno spazio accessibile a tutti”.

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