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Maltempo e tromba d'aria, 41 millimetri di pioggia in 30 minuti a Ponte di Piave

I dati Arpav relativi all'ondata di maltempo che ha interessato la Marca venerdì scorso

Nella giornata di venerdì 2 agosto il transito di una perturbazione, in spostamento da ovest verso est, ha determinato sulla regione condizioni di marcata instabilità, favorite anche dalla presenza di aria calda e molto umida accumulatasi nei giorni precedenti. Le precipitazioni sono state a prevalente carattere di rovescio o temporale e hanno interessato la regione in diverse fasi, determinando fenomeni particolarmente significativi per l’intensità e la quantità di precipitazione, raffiche di vento e grandinate. Di seguito si fornisce una sintesi preliminare delle fasi più significative.

Sintesi dei fenomeni. La prima fase di fenomeni temporaleschi intensi si verifica nel primo mattino sulle zone pedemontane di Vicenza, sul Trevigiano e sull’Alto Veneziano, tra le 6 e le 10, ora legale. Piogge particolarmente intense sono cadute in un’ora a Solagna (59 mm), a Follina (46 mm) e a Monte Summano (42 mm). Sulle zone pedemontane vicentine e sul versante sud delle Prealpi vicentine i fenomeni sono stati non solo intensi ma anche persistenti, con accumuli di pioggia assai significativi: 132 mm/12 ore a Solagna – Villaggio del Sole, 106 mm/12 ore a Lusiana, di cui 83 in sole 3 ore (precipitazione catalogabile come nubifragio), 85 mm a Monte Summano. Sempre in questa fase una cella temporalesca particolarmente intensa si sposta dalla zona di Bassano verso Treviso e poi verso San Stino di Livenza e Portogruaro, lasciando la regione poco prima delle 10. Nel suo passaggio determina piogge intense, forti raffiche di vento e grandinate. Particolarmente significative risultano le intensità di pioggia registrate dalle stazione di Ponte di Piave. Si riportano di seguito i dati di precipitazione massima registrati in vari intervalli temporali da 5 minuti a 1 ora.

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Il dato di 26.6 mm registrato in 5’ è il secondo più alto mai rilevato da tutte le stazioni Arpav (il record è quello di 27.2 mm/5’ registrato a Montegalda il 1 luglio 2005). Il valore registrato in 30 minuti può essere catalogato come nubifragio. Il vento: le stazioni della rete Arpav hanno registrato raffiche molto forti con 99 km/h a Portogruaro-Lison (VE), 93 km/h a Lugugnana (Portogruaro) e 86 km/h a Ponte di Piave (TV). Poco dopo, tra le 10 e le 11, una cella temporalesca a tratti intensa si sposta da Camposampiero (PD) verso Mogliano/Mestre e poi verso il lido di Jesolo. Dopo una pausa nelle ore centrali della giornata, in cui si verificano ancora delle precipitazioni ma di minore entità e a carattere più locale, nel corso del pomeriggio un sistema temporalesco fa il suo ingresso dalla Lombardia sul Veronese, interessando con i fenomeni più significativi dapprima il veronese e successivamente la pianura a sud dei Colli Berici e di Padova fino a raggiungere la costa intorno alle ore 18. Anche in questo caso sono associate al passaggio del sistema temporalesco forti piogge (a Montagnana sono caduti 25 mm in 10’ e 45 mm in 30’, precipitazione che è catalogabile come nubifragio), ma soprattutto venti molto intensi. Si citano a titolo esemplificativo alcuni valori di raffica massima: 138 km/h registrati a Porto Tolle – Pradon (RO), valore record per questa stazione, 112 km/h a Rosolina (RO), 96 km/h a Lusia (RO), 91 km/h a Montagnana (PD). Si riportano di seguito i dati di raffica massima superiori a 70 km/h registrati dalle stazioni della rete Arpav e la mappa con le precipitazioni totali cadute in 24 ore nella giornata di venerdì 2 agosto (dati ancora in corso di validazione). La relazione finale con i dati validati sarà pubblicata sul sito della Protezione Civile della Regione Veneto.

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