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Crisi Stefanel, il PD: «Una tragedia annunciata»

L'ex sindaco di Ponte di Piave, Paola Roma: «Spero che si risolva al meglio, trattandosi di una realtà storica importante che ha rappresentato e rappresenta molto per il Paese e per i pontepiavensi»

Il Partito Democratico della provincia di Treviso interviene per manifestare con forza la propria preoccupazione per il destino dei lavoratori Stefanel. «La crisi di Stefanel è la classica tragedia annunciata – dichiara Giovanni Zorzi, segretario provinciale PD  - Che il settore tessile nella Marca fosse gravemente in difficoltà, era purtroppo noto da tempo, come dimostrano, numeri alla mano, i trend consolidati su fatturato, produzione e export dell’intero comparto. A pagarne ora il prezzo più grande sono i lavoratori e famiglie e, assieme a loro, un intero territorio che ha accolto in questi anni l’azienda come parte integrante della propria comunità».

Di fronte alle drammatiche notizie di imminente chiusura dello stabilimento di Ponte di Piave e all’improvvisa richiesta di cassa integrazione straordinaria per la quasi totalità di addetti, il PD della Marca Trevigiana non ci sta. Incalza Zorzi: «Si sapeva che l’azienda era in grave difficoltà già da un anno. Consapevoli di questa situazione, i lavoratori, e con loro le proprie famiglie, con ammirevole generosità hanno sostenuto in questi mesi grandi sacrifici. Ora meritano rispetto e chiarezza. Non è in alcun modo accettabile che l’azienda dichiari lo stato di crisi senza accennare un minimo di progetto di recupero per il futuro. Non si può continuare a far pagare ai lavoratori il prezzo della confusione in cui è precipitata la proprietà».

«Per questo – propone Zorzi - come PD provinciale, ci impegneremo perché, attraverso i nostri rappresentanti in Parlamento, data la dimensione del gruppo Stefanel, la questione diventi una delle priorità del Governo. Ci auguriamo che anche la Lega di Zaia faccia altrettanto, perché ne va di mezzo lo sviluppo di un intero territorio. Ci aspettiamo che si apra subito un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico, a salvaguardia dell'occupazione e del marchio, proprio come è stato fatto in passato dall’allora ministro Calenda per altre crisi aziendali della stessa gravità». Conclude Zorzi: «Purtroppo gli indici economici tornano a registrare pericolosi rallentamenti, l’occupazione si sta fermando: situazioni come quella di Stefanel devono dimostrare a chi ha responsabilità di governo, qui in Veneto come a Roma, quanto sia urgente un piano industriale nazionale e regionale che dia la prospettiva chiara su cui investire per rilanciare lavoro e produttività. Senza politica industriale, il futuro resta grigio per tutti».

Paola Roma, ex sindaco di Ponte di Piave: «Spero si arrivi ad un accordo che tuteli per quanto più possibile i lavoratori. Sto seguendo da vicino la cosa proprio perché a suo tempo avevo seguito personalmente la vicenda dando da subito la disponibilità alla proprietà dell'azienda per trovare soluzioni concertate con i dipendenti, poiché si tratta anche di famiglie pontepiavensi che potevano trovarsi in difficoltà. Spero che si risolva al meglio, trattandosi di una realtà storica importante che ha rappresentato e rappresenta molto per il Paese e per i pontepiavensi».

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