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Premio Innovazione in psicologia: il primo e il terzo posto sono di due dottoresse trevigiane

A Giulia Baggio di Castelfranco il primo posto con un progetto sull’inserimento lavorativo di portatori di disabilità attraverso le Reti Neurali. Terzo posto per Marta Bellè di Carbonera

Successo delle due psicologhe trevigiane in concorso alla IV edizione del “Premio Innovazione in Psicologia”, ideato dall’Ordine degli psicologi del Veneto (Opv) con il supporto organizzativo della start up AzzurroDigitale, che si è concluso nei giorni scorsi all’Orto botanico di Padova. Nella kermesse finale, condotta da Francesco Boz e che ha visto la partecipazione di circa quattrocento ospiti, Giulia Baggio di Castelfranco Veneto ha vinto il primo premio nell’area Psicologia del lavoro, delle organizzazioni e delle risorse umane con il progetto “La rete: da mezzo a obiettivo per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità”.

Spesso l’inserimento in azienda di un portatore di qualche handicap finisce con il creare più di qualche problema, anche al lavoratore. Il progetto di Giulia Baggio intende creare uno strumento di valutazione e di previsione degli esiti per l’ingresso nel mondo del lavoro di persone con disabilità. La creazione e l’analisi dei profili svolta mediante l’innovativo sistema delle Reti Neurali, permetterebbe di minimizzare i tentativi di inserimento di un lavoratore in realtà aziendali non compatibili con i suoi limiti. Viceversa, consentirebbe, con un buon grado di previsione, di programmare un inserimento lavorativo funzionale e adeguato. Terzo posto, invece, per Marta Bellè di Carbonera, nell’area Psicologia clinica e psicoterapia con il progetto “Curare e prendersi cura in neuro oncologia”. Per i pazienti con glioma ad alto grado e per i loro familiari, generalmente non ci sono progetti di intervento psicologico dedicati. Vista la prognosi severa è opportuno, invece, procedere ad una completa valutazione neuropsicologica e psicologica del paziente. Il progetto di Marta Bellè propone un ciclo di incontri di gruppo anche per fronteggiare il distress psicologico.

L’innovatività del progetto sta nell’approccio multidisciplinare: prevede, infatti, il coinvolgimento del neurochirurgo, del neuropsicologo e dello psicologo clinico per rispondere alle esigenze dei pazienti e dei familiari. Ai dodici finalisti, sugli ottanta professionisti che hanno partecipato quest’anno al Premio Innovazione in psicologia, verrà assegnato un premio in denaro e sarà garantito un supporto concreto per realizzare il progetto nell’arco di un anno. Alessandro De Carlo, presidente dell’Opv, ha rimarcato il successo di questa manifestazione, “un appuntamento – ha detto - che vuole avvicinare la popolazione alla psicologia, che oggi tocca molte aree, dalla scuola allo sport, dall’amore ai rapporti familiari, con un obiettivo semplice: stare meglio”.

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