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Un presepe vivente inclusivo: la nuova idea di Solo per il bene

L'idea, nata in primavera, verrà realizzata in due serate il 22 e 30 dicembre. Si tratta di un progetto quasi unico nel suo genere con ancora molti dettagli da svelare

Una mattinata dello scorso mese di maggio Don Mauro Gazzelli, arciprete-parroco di Cessalto, ha incontrato Cristiano Viotto dell'associazione Solo per il bene con lo scopo di pianificare alcune progettualità. Ad un certo punto, durante una camminata nel parco letterario, a Don Mauro viene l'dea di un presepe vivente inclusivo.

I due si mettono a lavorare, valutano i percorsi, si documentano. In Italia scoprono ci sono solo pochissimi  precedenti, uno nel 2013 , uno nel 2015, 2 nel 2016, uno nel 2017. Si può fare. Vengono studiati tutti i precedenti eventi, ogni particolare viene valutato. Gli eventi precedenti sono stati posti in essere da cooperative e da centri diurni, da strutture o comunità. Non ci sono a memoria  iniziative curate dalla comunità in questo senso, sarà questa la vera sfida per un modello di inclusione unico. Durante l'estate Don Mauro e Viotto lavorano con costanza al progetto, a settembre lo presentano coinvolgendo gli organizzatori del presepio vivente di Annone Veneto che generosamente danno consigli utilissimi. Loredana e Mattia di Solo per il Bene seguiranno costumi e realizzazioni varie. Il team dell'oratorio San Michele comincia ad organizzare il chiosco e il coinvolgimento delle persone disponibili. Da quel giorno si susseguono riunioni, incontri, sopralluoghi, ci si mette alla ricerca dei materiali, si comincia a lavorare ai costumi. Si verifica l'accessibilità. Per i vari settori vengono coinvolti professionisti, negozianti, artigiani, volontari, sarti, grafici, imprenditori, anziani, giovani, adulti e bambini. Alla fine sono più di 50 le persone coinvolte nel progetto che andrà in scena il 22 dicembre al tramonto ed il 30 dicembre sempre al calar del sole

Per ora Don Mauro non vuole svelare ulteriori particolari. «Sarà la prima edizione, l'inizio di un'avventura - commenta Cristiano Viotto -speriamo il tempo ci sia alleato e che tutto possa essere apprezzato. E' un progetto preludio di una continuità inclusiva che spazierà dal teatro a molto altro. Dalla sala Multimediale di Solo per il Bene si sta progettando tutto al computer in collegamento con tanti amici che non si possono muovere. Siamo davvero felici per come il progetto è stato recepito e lungo questo mese verranno svelati gli altri dettagli».

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