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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Province: Upi, Anci e Regione Veneto firmano il documento della loro autonomia

A Palazzo Balbi, in occasione della conferenza permanente: "Regione–Autonomie Locali" è stato sottoscritto il documento condiviso sui criteri per il riordino istituzionale delle Province

Regione Veneto, Anci e Upi Veneto insieme per  ricostruire un assetto stabile dell’ordinamento delle istituzioni costitutive della Repubblica: Comuni, singoli e associati, Province e città metropolitane perché ritengono imprescindibile la presenza di un ente intermedio, nell’assetto istituzionale della Repubblica, in conformità all’art. 114 della Costituzione, vanno rafforzate nella loro autonomia amministrativa, organizzativa e finanziaria, escludendo ogni ipotesi di soppressione o di nuovi progetti di revisione costituzionale in tal senso. Alle Province deve essere restituito il ruolo di ente a fini generali, che coordina lo sviluppo della comunità territoriale di riferimento, e ancor di più alle città metropolitane, così da garantire per l’intero territorio del Paese che siano gli enti di governo di area vasta, esponenziali delle comunità territoriali, ad essere artefici, per i profili di competenza, dello sviluppo dei territori.

Una vera e propria task force territoriale ed istituzionale per sostenere il riconoscimento delle funzioni di supporto ai Comuni del territorio, la necessità di un riordino istituzionale, anche in considerazione del processo volto all’acquisizione di autonomia differenziata,  il  rilancio dell’autorevolezza istituzionale e della capacità di coordinamento ed indirizzo del territorio provinciale: obiettivo perseguibile con la previsione della legittimazione democratica della figura del Presidente, il ripristino di una forma collegiale e riconosciuta del suo esecutivo e l’elezione diretta del Consiglio provinciale. «Ringrazio la Regione Veneto – dichiara il Presidente dell’Upi Veneto e Presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon – per essere stata parte attiva fondamentale nel difficile processo di riordino delle Province e la necessaria revisione delle disposizioni di legge sugli enti locali. Questo processo di revisione e modifica dell’assetto istituzionale delle Province  – spiega Marcon – iniziato anche dalla Regione Lombardia, conferma la mia convinzione: parafrasando immeritatamente Armstrong, sono piccoli passi nell’ordinamento centrale,  ma giganteschi per l’efficienza dei servizi ricadenti nel territorio».

Con la sottoscrizione avvenuta a Venezia, parte l’importante sinergia nel riconoscere che le Province e la città metropolitana, in quanto istituzioni della Repubblica, devono essere poste in condizione di esercitare funzioni fondamentali di area vasta ben definite, di avere organi politici pienamente riconosciuti e legittimati, di godere di un’autonomia finanziaria tale da assicurare le risorse necessarie per esercitare le funzioni proprie e quelle loro attribuite o delegate dalla legislazione statale e regionale.

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