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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Oderzo

Il paese cancella le sagre estive: «Preferiamo aiutare i locali che devono riaprire»

Gesto di grande solidarietà a Faè di Oderzo dove le associazioni della sagra di San Tomaso e della Sagra del Ponte si sono fermate in segno di vicinanza agli esercenti ancora chiusi

Senza aspettare ufficialmente le disposizioni del Ministero, il gruppo parrocchiale "Sagra San Tomaso" e il gruppo "Sportivi del Ponte" hanno deciso che per quest'anno, nella frazione di Faè a Oderzo, non si farà né la consueta Sagra di San Tomaso prevista tra la fine di giugno e l'inizio di luglio e neppure la Sagra del Ponte ad inizio agosto.

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E questo non solo per le ovvie ragioni di sicurezza sanitaria, ma anche per una questione morale. Gli organizzatori hanno annunciato la loro decisione sui social con queste parole: «Vogliamo rispettare il difficile momento che stiamo vivendo e vogliamo rispettare soprattutto tutti i ristoratori e titolari di attività aperte al pubblico, molti dei quali sono nostri volontari, che sono stati costretti a rimanere chiusi in queste lunghe settimane. Sarebbe egoistico da parte nostra andare ad intralciare e quindi danneggiare la loro ripartenza che sarà sicuramente complessa e difficile. Ora tocca a noi andare a fare sagra nei locali e negozi dei nostri amici per dare il nostro piccolo contributo». Un gesto di solidarietà apprezzato da centinaia di cittadini e sostenitori delle due piccole sagre paesane che, a questo punto, non aspettano altro che poter tornare nel 2021.

Il commento del sindaco di Oderzo

L'iniziativa delle due associazioni ha ricevuto il plauso anche del primo cittadino di Oderzo, Maria Scardellato che, tramite la sua pagina ufficiale, ha voluto ringraziare pubblicamente gli organizzatori annunciando che il Comune sta valutando la possibilità di aumentare lo spazio dei plateatici per locali e ristoranti che dovranno necessariamente tener conto del distanziamento sociale in modo da poter avere, con plateatici più grandi, anche più tavoli a disposizione. «Un grazie davvero speciale a Faè e Magera che per quest’anno hanno rinunciato alle loro sagre per aiutare i ristoratori che quando apriranno avranno bisogno del massimo dei clienti - scrive il sindaco - Quando finalmente potranno riaprire, bar e ristoranti avranno anche la difficoltà date dalle misure di sicurezza. Aumentare le distanze significherà avere a disposizione meno tavoli. Almeno per l’esterno, stiamo studiando come aumentare lo spazio dei plateatici».

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