rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità San Zenone degli Ezzelini

Oasi di San Daniele va al Comune di San Zenone: doveva essere una discarica

A vent’anni dal tentativo della società privata La Fenice di realizzare nell’a zona di Liedolo una discarica, con soli 50.500 euro il Comune ottiene all’asta l’area, più una porzione supplementare di 12mila metri quadrati

Tutto è bene quel che finisce bene: è proprio il caso di dirlo rispetto a come si sta concludendo la vicenda dell’Oasi San Daniele di Liedolo di San Zenone degli Ezzelini. Una vicenda che parte quasi 20 anni fa quando l’amministrazione comunale ed i residenti si unirono per contrastare il tentativo da parte della proprietà dell’area – la società immobiliare la Fenice – di realizzarvi una discarica di tipo B2. Era l’inizio degli anni 2000 ed il Comune promosse un ricorso al Tar andato a buon fine e che permise la creazione dell’Oasi naturalistica San Daniele, ai confini con il territorio di Mussolente, nel vicentino, e il territorio di Borso del Grappa.

All’epoca il compromesso fu quello di ottenere l’uso dell’area per 99 anni in cambio della concessione, a favore della proprietà privata, di potervi costruire un’area ricettiva e l’obbligo di realizzarvi delle aule didattiche. Una prescrizione che la società privata non rispettò cosicché, negli anni a venire – mentre l’Oasi naturalistica continuava a svilupparsi e a richiamare sempre più visitatori sia grazie a svariati investimenti per oltre 400mila euro da parte della Comune resi possibili anche con la partecipazione a bandi di finanziamento, nonché alla gestione affidata in convenzione dal Comune all’associazione Oasi naturalistica San Daniele –, il Comune ha richiesto la riscossione della polizza fideiussoria di 460mila euro sottoscritta da La Fenice per il mancato adempimento.

Le controverse vicissitudini successive hanno visto poi la società di assicurazione contestare l’accaduto alla società Fenice che, non avendo la disponibilità per sostenere il debito, è fallita. E’ così subentrato un curatore fallimentare che ha fatto causa al Comune, così come la stessa assicurazione. La situazione ha trovato soluzione con un accordo stragiudiziario con cui si è deciso di suddividere l’importo fideiussorio di 460mila euro in tre parti: 1/3 (circa 150mila euro) a favore del Comune, 1/3 per l’assicurazione ed 1/3 per il curatore, fermo restando il vincolo, a favore del Comune, di poter godere dell’area fino al 2099. In sede stragiudiziale, inoltre, il Comune ha potuto apporre una serie di vincoli molto stringenti sull’area, limitando notevolmente la possibilità di acquisizione dell’area da parte di terzi.

Si è arrivati così ai giorni nostri quando il curatore ha stressato ulteriormente la situazione, mettendo all’asta sia l’area dell’Oasi, che una porzione supplementare. Asta a cui, nei giorni scorsi, il Comune ha partecipato come unico offerente – visti i vincoli apposti di cui sopra - offrendo 50.500 euro. Commenta il sindaco di San Zenone degli Ezzelini, Fabio Marin: «E’ notizia di oggi che l’aggiudicazione è confermata – essendo trascorsi i 10 giorni per la raccolta delle eventuali altre offerte – per cui il Comune, a fronte di un “risarcimento” di 150mila euro per la mancata realizzazione delle aule didattiche nei pressi dell’Oasi, con soli 50.500 euro si è aggiudicato all’asta non solo l’Oasi, ma anche l’area edificabile – che non abbiamo assolutamente intenzione di edificare – e un’ulteriore area esterna di 12mila metri quadrati. Ora, finalmente, la strada è in discesa. E questo anche grazie ai sindaci, in particolare Luigi Mazzaro, che mi hanno preceduto e che non hanno mai abbassato la guardia rispetto a questa vicenda. Con questa operazione, San Zenone ottiene un’altra grande conquista e vittoria: l’oasi, insieme alla Torre degli Ezzelini, al Museo Multimediale, a Villa Rubelli oltre che ai Sentieri natura, é una delle più interessanti attrazioni del nostro territorio che offre un ventaglio sempre più ampio di offerte turistiche. L’Oasi è un simbolo dell’amore che i nostri cittadini nutrono per l’ambiente, con una ricchezza ambientale unica nella pedemontana del Grappa, patrimonio di tutta la popolazione ed è una grande soddisfazione, sia dal punto di vista amministrativo che ambientale, poter finalmente disporvi in maniera totale».

Oasi veduta-2

Conclude il presidente dell’associazione Oasi naturalistica San Daniele, Lino Pellizzari: «In veste di attuale presidente Oasi San Daniele provo un’immensa soddisfazione nel sapere che in tutti questi anni le amministrazioni presenti e passate ci hanno sostenuto e che per questo fazzoletto di territorio della Pedemontana hanno condiviso il valore della cultura ambientale per il quale l’associazione che rappresento, con grande sacrificio, ne gestisce e valorizza tutti gli aspetti di tutela e sensibilizzazione. Ora ci aspettiamo dall’attuale amministrazione un forte appoggio per realizzare i nostri sogni: poter ampliare gli spazi e le strutture necessarie all’interno dell’area affinché l’Oasi di San Daniele possa diventare sempre più il centro della didattica e della ricerca della biodiversità in un ambito molto più vasto che la collega al resto delle eccellenze ambientali comunali e di tutta la Pedemontana del Grappa».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Oasi di San Daniele va al Comune di San Zenone: doveva essere una discarica

TrevisoToday è in caricamento