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La scrittura autobiografica al Ca' Foncello: terzo corso con Luca Pinzi

Officina letteraria fa scrivere i pazienti come strumento di aiuto e resilienza

In collaborazione con la Fondazione Altre Parole onlus, il Servizio di Psicologia Ospedaliera diretto dalla Dr.ssa Maddalena Tomas, da due anni propone un laboratorio di scrittura autobiografica. Il Servizio di Psicologia Ospedaliera dell'AULSS 2 Marca Trevigiana condivide il convincimento che  per curare è fondamentale prendersi cura dei bisogni emotivi delle persone e il laboratorio di scrittura autobiografica va in questa direzione; si tratta della terza edizione a Treviso di un laboratorio condotto dal Luca Pinzi, membro del Comitato Scientifico di Fondazione Altre Parole e direttore di officina Letteraria, affiancato da una psicoterapeuta del Servizio di Psicologia (in quello attuale si tratta di Marta Bellè). I pazienti che hanno aderito, tutti seguiti al Ca’ Foncello, sono una dozzina. “Attraverso l’uso guidato della scrittura, le persone che stanno affrontando un percorso di cura, hanno la possibilità di organizzare pensieri ed emozioni e tradurli in parole, condividendole con altri – spiega Luca Pinzi - è la forza del gruppo che diventa palpabile per aiutarsi ed aiutare i propri compagni di percorso. Io non faccio che proporre degli esercizi e delle tracce. Vi assicuro che nei nostri incontri sboccia l'amicizia e le benefiche lacrime riescono a scendere anche per la gioia di stare insieme". 

“La scrittura è anche gioco, è provare ad alleggerire, in un contesto protetto, le preoccupazioni e le paure che le persone affrontano nelle cure. La risposta alla proposta della scrittura è stata entusiasta. Il gruppo di scrittura utilizza una capacità trasformativa per la quale i contenuti mentali (emozioni, pensieri) trovano espressione e rappresentazione attraverso la parole – sottolinea Marta Bellè, Psicologa Psicoterapeuta delo Servizio di Psicologia Ospedaliera dell’azienda ULSS 2 Marca Trevigiana - Tra coloro che partecipano al laboratorio di scrittura molti hanno l'abitudine a scrivere, altri invece non scrivono più dai tempi della scuola ma poiché tutti siamo protagonisti delle nostre vite e portatori di un patrimonio di  pensieri e sentimenti, tutti possono parteciparvi”.

Nel laboratorio di scrittura autobiografica c’è chi ricorda la palla con cui giocava da ragazzino o la tanto amata bicicletta con cui correva. La condivisione in gruppo ha una forza intrinseca che fornisce ai singoli nuove energie, oltre alla profonda condivisione sul piano umano.  Parafrasando Gabriel Garcia Marquez, potremmo dire  che “...la vita è quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” e il gruppo di scrittura aiuta quindi ad elaborare una memoria biografica. Il Servizio di Psicologia, come luogo di ascolto, espressione e condivisione, offre anche altre attività in gruppo: il Rilassamento, la meditazione di consapevolezza Mindfulness per la gestione dello stress, il gruppo di Assertività per una comunicazione efficace. Finora sono stati attuati 35 gruppi di Rilassamento, 17 gruppi di meditazione Mindfulness e 8 gruppi di Assertività

Le persone malate sono diverse per età, sesso e un'infinità di altre variabili, hanno storie di vita, prospettive ed esigenze diverse; per questo il Servizio di Psicologia  cerca di offrire una molteplicità di percorsi in gruppo, oltre che individuali. Il gruppo può essere una risorsa importante nel difficile momento in cui si incontra una malattia grave: il gruppo guidato da professionisti può aiutare a trovare confronto e conforto, mobilizzare risorse, stimolare rielaborazioni della propria storia di malattia e  per favorire fiducia e speranza. "La scrittura autobiografica è una disciplina che caratterizza le attività della nostra Fondazione che con Officina letteraria edita anche i libri dei pazienti e di chi vuole lasciare delle testimonianze del proprio percorso di cura e di guarigione - sottolinea il presidente di Fondazione Altre Parole, Fernando Gaion - La cosa bella è che chi partecipa ai corsi di Luca chiede di rifarli oppure scopre come la scrittura possa diventare una compagna di viaggio importante"

"Non potevamo non spalancare le porte a Fondazione Altre parole perchè le attività che propone sono in sintonia con il nostro modo di intendere la presa in cura delle persone - ribadisce Francesco Benazzi, direttore di Ulss 2 Marca trevigiana - Anzi, colgo l'occasione per dire un grande grazie di cuore a tutte le per fortuna numerose realtà di volontariato che operano nei nostri ospedali per dare vicinanza e accoglienza alle persone in difficoltà e ai loro famigliari".

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