rotate-mobile
Attualità Centro

"Io siamo Resilienza": la scultura di Balzano finisce nel mirino degli animalisti

Christian Badin, presidente del Movimento Animalista di Treviso, ha espresso parole dure contro la scultura del toro capovolto inaugurata nelle scorse ore in pieno centro a Treviso

TREVISO Sono passate solo poche ore dalla sua inaugurazione ufficiale ma la scultura "Io siamo Resilienza", inaugurata giovedì 3 maggio in centro città, ha già iniziato a sollevare pesanti polemiche sia da parte dei residenti che dal movimento animalista, non troppo felice di trovarsi davanti a un toro capovolto alto oltre tre metri.

Christian Badin, presidente del Movimento animalista di Treviso, sembra essere uno dei più contrari alla presenza della scultura di Christian Balzano nel cuore della città. "Passeggiando con mia figlia a Treviso" racconta Badin "ho svoltato verso la Loggia dei Cavalieri e mi si è parata davanti gli occhi un'opera d'arte di una tristezza assoluta, un'oscenità, un insulto alle sofferenze degli animali. Io siamo Resilienza è orribile e non sono l'unico a pensarla così visto che tanti trevigiani presenti in piazza a quell'ora sostenevano esattamente lo stesso. Mia figlia mi ha chiesto se il toro fosse morto. Sì perché prima che comincino a dirci che non comprendiamo il significato intrinseco nascosto, introspettivo dell'animo umano, o come ha dichiarato l'artista: Il toro a testa in giù apre alla riflessione sull’ incontro-scontro tra due elementi, una metafora che mi consente di parlare del luogo e del contesto in cui viviamo. Noi persone sensibili ci vediamo solo un toro a testa in giù, probabilmente morto, e quel piedistallo non sembra altro che una enorme macchia di sangue" ha commentato Badin che ha poi proseguito il suo intervento attaccando la giunta comunale che ha deciso di installare in centro l'opera dell'artista toscano.

"Questo non poteva che essere l'epilogo di un'amministrazione insensibile verso il mondo animale, nessun bambino avrebbe mai posto una statua del genere in un luogo pubblico, dove non si può esimersi dal guardarla; abbiamo tanti bei musei a Treviso, mettiamola dentro un museo, lì abbiamo la scelta di entrare e ammirarla. Noi come Movimento Animalista ne chiediamo l'immediata rimozione, perché non si può concedere una piazza per questa opera, che inevitabilmente turba gli animi più sensibili, chiediamo rispetto per gli i bambini, per chi ha a cuore gli animali. La scultura sta ricevendo molti commenti negativi da parte del pubblico che, sorpreso dall’inusuale incontro in una via così frequentata, non riesce a coglierne a primo impatto il significato e si ritrova destabilizzato da ciò che vede. Inutile che adesso, in campagna elettorale l'amministrazione vada a farsi le foto in canile o sbandieri un programma animalista, se poi non ha sensibilità per capire che questa opera è un umiliazione pubblica al mondo animale. Noi come Movimento Animalista, appoggiamo il nostro candidato, Giorgio Granello, candidato nella lista di Forza Italia, la quale ha un serio programma animalista ed ambientalista per la città di Treviso; l'unica persona veramente animalista e non animalista solo per la campagna elettorale, in sede di stesura del programma condiviso chiederemo al nostro candidato sindaco Mario Conte di istituire la figura del Garante per gli animali per il Comune di Treviso" ha concluso Badin.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Io siamo Resilienza": la scultura di Balzano finisce nel mirino degli animalisti

TrevisoToday è in caricamento