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Le organizzazioni sindacali premiano il Comune di Montebelluna

Siglato l’accordo tra l’amministrazione e le parti sociali. Molti i temi “promossi”, in particolare i provvedimenti per la gestione dell’emergenza sanitaria introdotti con la “delibera omnibus”

E’ stato siglato venerdì mattina nel municipio di Montebelluna l’accordo che nasce dalle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali (SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL) relativamente alla piattaforma confederale presentata ala fine del 2019 e inizio 2020 per verificare le criticità-economico-sanitarie e sociali intervenute a seguito del manifestarsi del Covid-19, Il documento porta la firma del sindaco di Montebelluna Marzio Favero, di Paolino Barbiero, Anna Rita Contessotto, Vigilio Biscaro, Gilberto Romanato (SPI-CGIL), Sneder Scotton, Mario De Nardi, Cinzia Bonan, Rudy Roffarè (FNP-CISL) e Beniamino Gorza (UIL-UILP)

Come lo scorso anno, anche quest'anno l’accordo promuove l’operato dell’amministrazione comunale rispetto a molti temi, dalla fiscalità al sociale, dalla governance locale all’attenzione alle fasce deboli. In particolare si segnala l’impegno e l’azione portata avanti dall’Amministrazione comunale per affrontare l’emergenza e la fase successiva per attenuare i danni provocati dalla pandemia attraverso la cosiddetta “delibera Omnibus”.

Inoltre, nelle ultime ore il sindaco Marzio Favero ha replicato a Nicola Palumbo, presidente dell’Ente Palio: “Premesso che il COC non ha annullato il Palio ma solo preso atto che con le normative vigenti non si può fare, anch’io sono addolorato per la situazione perché ho sempre amato e sostenuto il Palio, prima da assessore provinciale poi da sindaco. Pertanto richiamo Nicola Palumbo al senso di responsabilità perché non è questo il tempo per fare i fenomeni. In tutta Italia e in tutta Europa sono saltati i grandi eventi. È saltato il Palio di Siena, la Partita a scacchi di Marostica, l’Adunata degli Alpini, la Dama castellana di Conegliano: si è chiesto il perché? Il mondo intero è stato messo in ginocchio dalla pandemia: l’Italia ne sta uscendo faticosamente dopo tre mesi in cui i cittadini sono stati tenuti prigionieri ai domiciliari per evitare la diffusione del Covid-19. È notizia amara di oggi che sono ripresi i contagi e aumentati i morti in Veneto e notizia di ieri che in Emilia Romagna dopo un matrimonio sono state messe in quarantena 30 persone e secondo il signor Palumbo una città è morta senza eventi: no! Quando c’è una pandemia in corso, la città muore se fa grandi eventi. Ci rendiamo conto che nel caso in cui ci fossero casi positivi durante un grande manifestazione, la città verrebbe rimessa in quarantena? Mi pare che i commercianti e gli imprenditori abbiano già sofferto abbastanza e che siano da evitare rischi simili". 

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