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Io sono Aida, il cortometraggio sul diritto di voto alle donne arriva a Treviso

Martedì 5 giugno alle 20.30 a Palazzo dei Trecento la proiezione, alla presenza dei protagonisti

TREVISO Tutto comincia nel Nord Italia, in una giornata apparentemente qualunque dell’anno 1946. Una donna anziana, di più di ottant’anni anni, claudicante e imprecisa nei movimenti, si reca al voto. Per la prima volta nella sua vita. Il padre le aveva proibito l’istruzione, ma quando aveva otto anni sua madre, di nascosto, le aveva regalato un abbecedario, facendosi strappare la promessa che avrebbe studiato non solo per se stessa ma anche per lei. Inizia così la storia di Aida raccontata nell’omonimo cortometraggio prodotto da Cinefonie, Offi-Cine Veneto e Ouvert, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, nell’ambito del “Bando Polo del ‘900”, destinato ad azioni che promuovono il dialogo tra ‘900 e contemporaneità usando la partecipazione culturale come leva di innovazione civica, di Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, Film Commission Torino Piemonte e Film Commission Vallee D’Aoste. Presentato in prima nazionale il 2 giugno al Polo del ‘900 di Torino in occasione della rassegna “Costituzione 70” coordinata dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, il corto sarà presentato e proiettato per la prima volta a Treviso – città con la quale è legato a doppio filo – martedì 5 giugno alle 20.30 nel Salone di Palazzo dei Trecento.

La serata – che ha il patrocinio dell’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Treviso – sarà un’occasione per riflettere, a pochi giorni dalla chiamata alle urne delle cittadine e dei cittadini del capoluogo per il rinnovo dell’amministrazione comunale, sul valore del voto alle donne, conquistato in quel lontano 1946. “Io sono Aida” il diritto di voto alle donne visto con gli occhi di “una di noi”, è il tema scelto per l’iniziativa, promossa e coordinata dalla trevigiana Cristina Magoga, co-produttrice della pellicola con il brand Offi-Cine Veneto. Nella prima parte della serata la giornalista Sara Salin introdurrà il tema dialogando con due donne: Emiliana Losma e Mathilde Romeo. La prima, Emiliana Losma, è una ricercatrice di storia delle donne. Laureata in Storia dei Media, ha un interesse specifico nei confronti dei molti modi in cui le donne sono presenti nel cinema muto. Dai suoi lavori di ricerca di fonti per la storia delle donne ha prodotto il “Calendario Ginergico 2017”, con oltre 900 donne che hanno fatto la storia, e quello 2018, dedicato alle artiste. La seconda è giovanissima. Mathilde Romeo ha diciassette anni. Diventerà maggiorenne a settembre. Vive a Treviso da due anni, dove frequenta il liceo Antonio Canova e dove è rappresentante di istituto.

La proiezione del cortometraggio sarà seguita dal racconto della nascita e della costruzione della pellicola, ma anche dei suoi retroscena, con gli attori protagonisti Linda Collini e Jgor Barbazza, il regista Mattia Temponi e Mattia Puleo di Cinefonie e l’illustratore Nicola Ferrarese, direttore artistico di Treviso Comic Book Festival, che ha creato la locandina di “Aida”. I tredici minuti di proiezione tratteggeranno un affresco collettivo dell’Italia del 2 giugno 1946, a partire dalla vicenda intima e popolare di Aida. Donna tra tante e come tante, decide di combattere il discrimine sessuale con due armi silenziose ma più efficaci di colpi di cannone: l’istruzione e la presa di coscienza. Una narrazione personale che diventa collettiva e pone al centro della Storia italiana tutte quelle figure apparentemente secondarie che non trovano posto nei libri di storia ma che, spinte da un desiderio comune, hanno reso possibili quei diritti inalienabili a cui quotidianamente noi oggi facciamo appello e ricorso. “Il progetto – racconta il regista Mattia Temponi – si inserisce in un più ampio percorso di incontro tra ricerca e intrattenimento che mira a veicolare il prezioso patrimonio culturale presente negli archivi del Polo del '900 attraverso nuove grammatiche e verso nuovi pubblici. Filo conduttore del film è il potere della parola e della cultura, che consente alla protagonista di dotarsi di un nuovo lessico e, grazie ad esso, di crearsi un pensiero autonomo, di evolvere e prendere coscienza, anche politica”. Il progetto è il primo passo verso un percorso più ampio. Dopo la proiezione nel giorno della Festa della Repubblica, infatti, inizia da Treviso un road show in tutta Italia, che culminerà a settembre alla Mostra del Cinema di Venezia.

“Inoltre il corto – anticipa il regista Temponi – è una vera e propria piattaforma di lancio per lo sviluppo di una serie televisiva che abbiamo scritto in sinergia con i ricercatori e gli istituti del Polo del ‘900 e sostenuto attraverso il bando Polo del ‘900 di Compagnia di San Paolo. Proprio come per il film, un incontro tra due mondi apparentemente distanti - la ricerca e l’intrattenimento - che però trovano un terreno comune nel desiderio di riproporre un dato momento storico in tutta la sua autentica e sincera vitalità. La serie televisiva, dal titolo “Il mio posto nel Mondo”, narrerà i primi anni della Costituente Repubblicana attraverso gli occhi delle prime parlamentari donne del nostro paese. Un momento di transizione e cambiamento, di cui ancora oggi siamo tutti eredi”.

I tredici minuti di proiezione tratteggeranno un affresco collettivo dell’Italia del 2 giugno 1946, a partire dalla vicenda intima e popolare di Aida. Donna tra tante e come tante, decide di combattere il discrimine sessuale con due armi silenziose ma più efficaci di colpi di cannone: l’istruzione e la presa di coscienza. Una narrazione personale che diventa collettiva e pone al centro della Storia italiana tutte quelle figure apparentemente secondarie che non trovano posto nei libri di storia ma che, spinte da un desiderio comune, hanno reso possibili quei diritti inalienabili a cui quotidianamente noi oggi facciamo appello e ricorso. “Il progetto – racconta il regista Mattia Temponi – si inserisce in un più ampio percorso di incontro tra ricerca e intrattenimento che mira a veicolare il prezioso patrimonio culturale presente negli archivi del Polo del '900 attraverso nuove grammatiche e verso nuovi pubblici. Filo conduttore del film è il potere della parola e della cultura, che consente alla protagonista di dotarsi di un nuovo lessico e, grazie ad esso, di crearsi un pensiero autonomo, di evolvere e prendere coscienza, anche politica”.

Il progetto è il primo passo verso un percorso più ampio. Dopo la proiezione nel giorno della Festa della Repubblica, infatti, inizia da Treviso un road show in tutta Italia, che culminerà a settembre alla Mostra del Cinema di Venezia. “Inoltre il corto – anticipa il regista Temponi – è una vera e propria piattaforma di lancio per lo sviluppo di una serie televisiva che abbiamo scritto in sinergia con i ricercatori e gli istituti del Polo del ‘900 e sostenuto attraverso il bando Polo del ‘900 di Compagnia di San Paolo. Proprio come per il film, un incontro tra due mondi apparentemente distanti - la ricerca e l’intrattenimento - che però trovano un terreno comune nel desiderio di riproporre un dato momento storico in tutta la sua autentica e sincera vitalità. La serie televisiva, dal titolo “Il mio posto nel Mondo”, narrerà i primi anni della Costituente Repubblicana attraverso gli occhi delle prime parlamentari donne del nostro paese. Un momento di transizione e cambiamento, di cui ancora oggi siamo tutti eredi”.

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