rotate-mobile
Attualità San Liberale / Strada di Cà Zenobio

Bonus bici, è boom di vendite e riparazioni: «E' il momento di una nuova mobilità»

Massimo Cendron, titolare di "Presa Cycle" a Santa Bona: «La chiusura forzata si è fatta sentire dal punto di vista economico, ma dalla riapertura ho ancora più lavoro di prima»

«Guarda la vetrina: dove ora vedi praticamente solo biciclette in riparazione, prima c'erano diverse bici in vendita ma, da quando ho riaperto, sono andate via "come il pane". I mesi di chiusura forzata si sono sicuramente fatti sentire dal punto di vista economico, soprattutto per quanto riguarda le bollette, e mi hanno lasciato le tasche vuote. E' altresì vero, però, che da quando ho potuto riaprire ho ancora più lavoro che prima. Se il trend continua così, le perdite subite riuscirò fortunatamente a compensarle in qualche mese». A dirlo è Massimo Cendron, titolare del negozio di ciclismo "Presa Cycle" a Santa Bona, specializzato nei servizi di riparazione e vendita, principalmente di city e mountain bike.

I negozi di biciclette in questi giorni hanno tirato infatti un sospiro di sollievo. Nella crisi generale causata dal Covid-19, questi negozi sono i primi a sorridere grazie al cosiddetto "bonus bici". Si tratta, nello specifico, di un incentivo economico previsto dal Governo per l’acquisto di mezzi per la micromobilità personale, a propulsione anche elettrica, come biciclette e monopattini. Il bonus, che copre il 60% del costo del mezzo e non può superare i 500 euro, è stato creato per invogliare le persone a muoversi autonomamente all’interno delle città, limitando l’utilizzo di quei mezzi pubblici che in questa "Fase 2" avranno ancora problemi a causa del distanziamento sociale.

Una misura riservata a tutti i cittadini maggiorenni residenti in città metropolitane (o nei comuni delle città metropolitane), nei capoluoghi di provincia e nei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti. Una proposta governativa che ha già riscosso molto successo: «Sono molteplici i clienti che in questi giorni sono passati in negozio per acquistare una nuova bici, tanto che ormai ho quasi terminato il magazzino. Le richieste che vanno per la maggiore sono chiaramente le classiche city bike, anche se gli anziani preferiscono soprattutto le bici elettriche. Alcuni, invece, si buttano anche sulla "gravel bike", più adatta però agli esperti e agli avventurieri - continua Cendron - Non solo le vendite mi occupano la giornata però. In tanti, infatti, vista la bella stagione in arrivo, hanno deciso di rispolverare le loro due ruote lasciate magari per anni nascoste in garage. Gli interventi di manutenzione e riparazione sono quindi aumentati a dismisura e questo può solo che essere un buon segnale per il futuro, per una nuova mobilità più green».

Non è però proprio tutto rose e fiori. Se da un lato il Governo ha annunciato l'arrivo del "bonus", dall'altro c'è ancora molta incertezza su come questo possa essere effettivamente usufruito: «La gente pensa che il rivenditore gli debba dare i soldi, ossia la differenza tra quanto pagato e il bonus, ma non è così. I clienti, al momento, pagano infatti il totale del prezzo della bicicletta scelta e poi io emetto la relativa fattura - conclude Massimo Cendron - Successivamente sarà il cliente che si dovrà preoccupare di munirsi del richiesto "codice Spid", per poi collegarsi alla piattaforma (che il Governo sta approntando in questi giorni, ndr.) e inserire tutti i dati per richiedere il bonus. In un secondo momento invece, a piattaforma già attiva, il cittadino munito di Spid potrà scaricare direttamente online il buono sconto da presentare poi al rivenditore. C'è però il rischio che, come già avvenuto per il "bonus Inps", si crei un "click day" fin dalle prime ore di fruibilità della piattaforma, tanto da esaurire in breve tempo il fondo nazionale messo a disposizione. Se sarà così, solo i più veloci potranno usufruire dello sconto, con buona pace di tutti gli altri».

87160780_2545022355740996_2862487804615589888_o-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bonus bici, è boom di vendite e riparazioni: «E' il momento di una nuova mobilità»

TrevisoToday è in caricamento