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Cassamarca cede per 12 milioni l'ex Questura di Treviso: firmato il preliminare

Erano presenti alla stipula: il presidente Luigi Garofalo, l’Amministratore Unico di Appiani 1 Srl Pietro Semenzato e l’amministratore della Roleo Srl Roberto Alibardi, società che ha acquisito il compendio

Nella mattinata di oggi, martedì, a Cà Spineda, sede di Fondazione Cassamarca, è stato sottoscritto l’accordo preliminare di compravendita che sigla la cessione del compendio ex Questura di Treviso alla società Roleo Srl. Il complesso immobiliare, di circa 7.200 mq, è stato ceduto per la cifra di 12 milioni di euro. Il contratto definitivo verrà sottoscritto entro il prossimo mese di marzo.

Erano presenti alla stipula: il Presidente della Fondazione Cassamarca Luigi Garofalo, l’Amministratore Unico di Appiani 1 Srl Pietro Semenzato e l’Amministratore Unico della Roleo Srl Roberto Alibardi. Luigi Garofalo: «E’ con viva soddisfazione che posso annunciare questa operazione. Una parte importante della città troverà a breve un nuovo volto, anzi ritroverà un suo antico volto, visto che in passato rappresentava un punto nevralgico della città. Assicuro che la Fondazione Cassamarca sarà accanto al Signor Alibardi, ove necessario, per garantire la migliore attuazione del progetto. Esprimo, inoltre, un plauso al Signor Alibardi che, oltre a impegnarsi nella realizzazione di questa iniziativa, ha dimostrato una accentuata sensibilità verso i progetti a rilevanza culturale che la Fondazione ha in programma di realizzare a breve. In particolare, ha contribuito, mettendo a disposizione la somma di 100.000 Euro, al programma di un ciclo di conferenze aperte alla cittadinanza incentrate su due grandi temi: il classico per la sfera umanistica e l’universo per quella scientifica».

Roberto Alibardi: «Abbiamo colto con molto interesse l’opportunità offertaci dall’incontro con Fondazione Cassamarca di intervenire su questo complesso. Si tratta di un’area di Treviso molto bella che, a nostro avviso, merita di essere adeguatamente valorizzata. Il recupero e la riqualificazione sono sempre stati nel Dna della nostra attività ed è quindi stata una scelta quasi naturale aderire a questo importante progetto. Riteniamo che, una volta completato l’intervento, Treviso potrà godere di un ulteriore elemento di prestigio, che contribuirà alla crescita della città. Dostoevskij ha scritto: “La bellezza salverà il mondo”. Noi ci crediamo fermamente e lavoreremo in quest’ottica nella realizzazione di questo intervento».

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