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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fertilità, medici di famiglia coinvolti per la coppia

«La difficoltà alla gravidanza è vissuta come un problema di cui non conoscono le ragioni e del quale nessuno della cerchia di conoscenti deve avere percezione»: ha detto don Francesco Pesce, direttore del Centro della Famiglia di Treviso

“Dottore, vorremo avere un bambino ma non arriva. Cosa dobbiamo fare?” Su questa domanda sono stati coinvolti medici di famiglia e ginecologi, invitati al convegno di sabato 23 nella mattina, organizzato dal Consultorio familiare socio-sanitario del Centro della Famiglia. Lo scopo è presentare il “Percorso Famiglia Fertile”, la proposta del Consultorio per offrire risposta alle problematiche sociali della denatalità e dell’aumento dell’infertilità.

La questione tocca le relazioni più intime tra uomo e donna e turba i sentimenti più profondi delle persone. “Le coppie che cercano di avere figli senza risultato si trovano a fare i conti con un tempo di solitudine e si avviano di loro iniziativa verso le cliniche deputate a questo, spesso senza confidarsi con nessuno. La difficoltà alla gravidanza è vissuta come un problema di cui non conoscono le ragioni e del quale nessuno della cerchia di conoscenti deve avere percezione”, ha detto don Francesco Pesce, direttore del Centro della Famiglia. “L’aiuto che noi possiamo dare è concreto, per questo abbiamo informato prima i preti in un precedente incontro e adesso i medici di famiglia con questo convegno”.

Il ‘Percorso Famiglia Fertile’ è, appunto, il servizio che sarà presentato a medici e ginecologi. Frutto di oltre quarant’anni di esperienza e di due protocolli d’intesa che il Centro della famiglia ha siglato con ULSS 2 Marca Trevigiana e con l’Istituto Scientifico Internazionale presso il Policlinico Gemelli. Ma qual è il fondamento? Studi internazionali hanno dimostrato che la consapevolezza dei ritmi della fertilità, accompagnata da un supporto psico-relazionale, permette alla coppia di raggiungere una gravidanza con le stesse percentuali di riuscita (se non anche superiori) della procreazione medicalmente assistita. La proposta alle coppie che non riescono ad avere figli (e che non hanno una sterilità attestata) prevede infatti un percorso attraverso la consapevolezza dei ritmi della fertilità, il sostegno di personale medico e l’accompagnamento psico-relazionale da parte di un professionista. Non si tratta di una Caporetto del metodo medicale, ma di un percorso alternativo, basato sulla relazione, meno invasivo e rispettoso del tempi psicologici delle persone e delle coppie.

Dopo i saluti del prof. Francesco Pesce, i lavori entreranno nello specifico con il dottor Enrico Busato, direttore della Struttura complessa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Treviso che parlerà di “Curare la fertilità oggi”. Il direttore dei servizi socio-sanitari dell’Ulss 2 George Louis Del Re illustrerà “Struttura e servizi aziendali per la fertilità”. Il prof. Mario Cusinato, coordinatore del servizio di Psicologia Clinica del Consultorio, presenterà in dettaglio il “Percorso-Famiglia-Fertile”. Interverranno poi due medici di famiglia, il dottor Umberto De Conto e il dottor Sandro Girotto per sottolineare che tutta la problematica della coppia non fertile è una realtà che riguarda il medico di famiglia. Le conclusioni sono affidate al dottor Francesco Cavasin.

Al convegno sarà anche presentato il Comitato scientifico che, costituito il 14 marzo, ha il compito di monitorare il buon livello di prestazione, promuovere la sensibilizzazione tra gli operatori sanitari e apportare le innovazioni che emergessero utili.

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